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Come aprire un’azienda o un’attività: requisiti, cosa serve e costi

25 Luglio 2022

Come aprire un’azienda da zero in Italia nel 2023? Iter, costi, requisiti ed obblighi

Il “come aprire un’azienda” da zero è uno dei grandi interessi degli ultimi anni, e l’obiettivo di startupper e aspiranti imprenditori. Tuttavia, il processo per creare un’azienda da zero, è composto da diverse fasi di un iter complesso che richiedono uno studio e delle competenze specifiche. In questo articolo ti mostreremo come aprire un’attività da zero in Italia, quanto costa, i requisiti e le forme giuridiche esistenti.

Founder di una startup felici per aver stabilito gli step necessari per aprire la loro azienda

Come aprire un’azienda o un’attività da zero in Italia?

Negli ultimi anni l’interesse nel diventare proprietari di un’impresa è in costante aumento, e sono in molti a chiedersi come aprire un’azienda, o come creare una startup. Si tratta tuttavia di un iter tutt’altro che semplice, in cui l’imprenditore avrà a che fare con scelte difficili da prendere, guidate da analisi e studi che siano alla base di una strategia volta ad assicurare che il proprio business abbia successo e generi profitto.

In Italia, gli step per aprire un’azienda da zero sono i seguenti:

  • Validare l’idea di business
  • Trovare un socio o un team
  • Definire un business plan
  • Definire il budget e ricerca dei finanziamenti
  • Strategia di acquisizione clienti e marketing plan

In questo articolo vogliamo quindi spiegare come aprire un’azienda, andando nel dettaglio di come procedere per ciascuno step, quali sono i costi, i requisiti, l’iter burocratico, e le diverse forme giuridiche tra cui scegliere e gli obblighi.

Validare l’idea di business

Il primo consiglio che intendiamo fornire a chiunque ci chieda come aprire un’azienda da zero è quello di pensare ad una business idea e validarla. Trovare la giusta idea di business non è semplice, dovrebbe essere qualcosa che ti appassioni ma che allo stesso tempo soddisfi un bisogno manifesto, o latente, della potenziale clientela, e che sia unica.
Una volta trovata la tua idea di business bisognerà validarla, e quindi capire se è fattibile, se le persone saranno disposte a pagare per il prodotto e se gli sforzi potrebbero davvero generare abbastanza introiti da coprire le spese e generare il guadagno tanto sperato.
Dopo aver appurato la fattibilità della tua idea, assicurati che questa sia unica e che quindi non ci siano altri competitor già presenti sul mercato che distribuiscono lo stesso bene o servizio. Qualora si tratti di un bene già commercializzato, assicurati che il tuo abbia aspetti che lo differenziano dagli altri, offrendo magari servizi aggiuntivi o innovando alcune caratteristiche già presenti.

Cos’altro serve per aprire un’azienda? Vediamo i presupposti fondmentali.

Trovare un socio o un team

Uno degli aspetti a cui si tende a dare poca importanza quando ci si chiede come aprire un’attività consiste nel trovare un socio o co-founder per la propria azienda o un team che collabori con te per l’ideazione della tua business idea, un problema di cui abbiamo già discusso nell’articolo sulla ricerca dei co-founder per una startup. In entrambi i casi dovrai prestare la massima attenzione nel trovare collaboratori che abbiano la tua stessa idea di business e che condividano a pieno la mission e la vision che vuoi dare alla tua attività.
Infatti, mentre i collaboratori che comporranno il tuo team startup, o aziendale, potranno essere sostituiti, seppur con non poca fatica, cambiare socio e trovare un altro co-founder in corso d’opera rappresenta un’azione altamente sconsigliata che potrebbe turbare l’equilibrio della tua attività. Assicurati quindi che i collaboratori che sceglierai condividano a pieno tutti i valori dell’azienda e prenditi tutto il tempo necessario per compiere la scelta migliore.

Definire un business plan

Uno degli strumenti fondamentali di cui non può fare a meno il futuro imprenditore che voglia aprire la propria attività da zero è il business plan, Questo utile strumento consiste in un piano dettagliato contenente tutte le informazioni primarie dell’attività, e nel caso delle imprese innovative definisce quali sono le attività da svolgere nelle diverse fasi della startup. La corretta redazione del business plan pone le basi per l’apertura di un’azienda solida, definendo tutti gli step necessari per il raggiungimento degli obiettivi e pertanto se non siete esperti vi consigliamo di affidarvi a figure esperte del settore che vi affianchino in questa delicata fase. Puoi approfondire cos’è e come compilare un business plan per startup nel nostro articolo di blog dedicato.


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Co-founder startup che ragionano sulla possibilità di aprire un'impresa

Definire il budget e ricerca dei finanziamenti

Il prossimo passo consisterà nel definire il budget necessario all’apertura dell’azienda e alle spese necessarie per il mantenimento, comprese le spese da dedicare al marketing. I finanziamenti sono cosa serve per aprire un’azienda ed avere una stima del budget consente di richiedere le giuste somme ai finanziatori. Dopo aver stimato in linea generale la somma di cui avrai bisogno, anche mediante la definizione di un financial plan, si può iniziare a pensare a delle attività utili alla tua impresa a basso budget. Questo è un consiglio rivolto soprattutto alle startup che intendono mettere in pratica il metodo Lean.
Stimata la somma di cui si ha bisogno per aprire la tua azienda partendo da zero è giunto il momento di trovare i fondi necessari. Esistono diverse fonti in grado di aiutarti nella raccolta delle risorse economiche, oltre al bootstrapping, necessarie come:

  • La richiesta di un prestito in banca;
  • La vincita di un bando;
  • Agevolazioni finanziarie;
  • Finanziamenti a tasso agevolato;
  • Affidarsi ad un business angel.

Strategia di acquisizione clienti e marketing plan

Infine, l’ultimo passaggio a cui dovrai prestare attenzione per aprire la tua attività consiste nel determinare quali saranno le strategie di acquisizione dei clienti e come sarà composto il marketing plan. Per quanto riguarda la costituzione di un piano marketing si dovrà necessariamente fare i conti con il budget destinato alle attività di comunicazione. Qualora, come capita spesso alle startup, la somma sia molto bassa, ti consigliamo di pensare ad attività fantasiose e che si adattino al tuo budget. Inoltre, consigliamo di pianificare in anticipo le operazioni di pubblicità pensate per la tua attività. La strategia di acquisizione dei clienti deve invece essere determinata in base al target di riferimento scelto.
Occorrerà quindi determinare i canali di acquisizione e il linguaggio più efficace e inerente al segmento di mercato selezionato e ai valori dell’azienda.

Quanto costa aprire un’azienda in Italia?

Sono in molti che quando pensano a come aprire un’azienda, o un’attività, riflettono su quanto gli possa costare. Purtroppo non possiamo offrire una cifra valida per tutti i casi, in quanto i costi di apertura variano in base a numerosi fattori. In precedenza abbiamo visto come uno degli step per aprire un’impresa consiste nella determinazione del budget. Qui andranno previste anche le spese amministrative per l’apertura della forma giuridica da te scelta, le infrastrutture, le spese per le materie prime e per la comunicazione.
Come puoi immaginare non è affatto semplice aprire un’attività con un patrimonio limitato. Ma cosa fare allora se si è convinti di avere una business idea geniale ma non si hanno le risorse economiche necessarie all’apertura? Non disperare, per fortuna esistono diversi bandi e finanziamenti, ma anche metodi di finanziamento alternativi (ne abbiamo parlato nel nostro articolo su come finanziare una startup) che possono contribuire ad affrontare i costi, spesso esosi, legati all’apertura di un’impresa o startup.

Scelta della forma giuridica

Quando si pensa a come aprire un’azienda si deve necessariamente riflettere anche sulla forma giuridica che si vuole dare alla propria attività. In Italia le forme giuridiche attraverso le quali vengono classificate le imprese sono:

  • S.N.C. (Società in Nome Collettivo);
  • S.S. (Società Semplice);
  • S.R.L. (Società a Responsabilità Limitata);
  • S.P.A. (Società per Azioni);
  • S.A.S. (Società in Accomandita Semplice);
  • Cooperativa.

Azienda S.N.C. (società in nome collettivo)

Una S.N.C. è una società in nome collettivo che consiste in un’attività commerciale dove i soci dell’azienda si assumono la responsabilità illimitata e solidale per le obbligazioni sociali. I soci dell’azienda con questa particolare forma giuridica non hanno la possibilità di distribuire gli utili se non dopo aver coperto le perdite. Qualora queste ultime permangano, non è possibile distribuire i guadagni finché la perdita non viene reintegrata o ridotta.
Per la costituzione di una società in S.N.C. è necessario un atto scritto registrato presso l’Ufficio delle imprese che contenga:

  • Ragione sociale della società;
  • Oggetto sociale;
  • Generalità dei soci;
  • Indicazione dei soci amministratori;
  • Indicazione della sede;
  • Conferimenti di ogni socio;
  • Modalità di distribuzione di utili e perdite;
  • Durata della società.

Azienda S.S. (società semplice)

Qualora si intenda creare un’attività non commerciale, ad esempio se si vuole aprire un’azienda agricola, la società semplice potrebbe rappresentare la migliore forma giuridica. Per la sua costituzione non è necessario alcun capitale minimo ma è prevista la responsabilità personale illimitata e solidale di tutti i soci.

Azienda S.R.L. (società a responsabilità limitata)

La S.R.L. rappresenta una società a responsabilità limitata e consiste in un’azienda di capitali che risponde alle obbligazioni sociali con il proprio patrimonio. Al contrario della società semplice, per l’apertura di una SRL è necessario un capitale minimo di 10.000 euro.

Azienda S.P.A. (società per azioni);

Un’ulteriore tipologia di azienda di capitali è la società per azioni. Essa è dotata di autonomia patrimoniale ed è possibile diventare soci acquistando le azioni, senza però godere di alcun potere sulle decisioni amministrative. Nel caso ci fosse una perdita di capitale, se non risolta o ridotta, essa comporterà una riduzione del capitale.

Azienda S.A.S. (società in accomandita semplice);

Le SAS, o società in accomandita semplice, sono contraddistinte dalla divisione dei soci in due diverse tipologie:

  • I soci accomandatari a cui spettano la gestione e l’amministrazione della società, il che comporta maggiori responsabilità e obblighi;
  • I soci accomandanti i quali sono portati a rispondere delle obbligazioni in maniera proporzionale alla quota societaria posseduta.

Ai primi spetta la gestione e l’amministrazione della società, il che comporta maggiori obblighi e responsabilità. I secondi rispondono per le obbligazioni solidali proporzionalmente alla quota societaria da loro posseduta. Secondo il codice civile italiano è previsto che nella ragione sociale sia riportato almeno uno dei nomi dei soci accomandatari.

Cooperativa

Infine, qualora si decida di aprire un’attività in cooperativa è necessario sapere che il capitale è variabile e i soci possono parteciparvi attivamente. Si tratta di una forma giuridica che si basa su tre principi fondamentali:

  • Mutualità;
  • Solidarietà
  • Democrazia.

Per costituire questo tipo di attività è necessario un atto pubblico dove il numero minimo dei soci deve corrispondere a 9. Sono inoltre caratterizzate dall’assenza di scopo di lucro, ma forniscono beni e servizi ai soci a prezzi vantaggiosi.

Fondatori di impresa in riunione per stabilire gli step necessari per aprire la loro azienda

Cosa serve per aprire un’attività in Italia: iter burocratico

Abbiamo appena terminato di mostrarti le principali forme giuridiche con cui potrai aprire la tua azienda; tuttavia è necessario che tu sappia che l’iter burocratico per l’apertura di un’attività varia in base a diversi ulteriori fattori come la tipologia di attività scelta, il settore e il luogo di apertura.
Per semplificare prendiamo come esempio l’apertura di una classica attività commerciale. In tal caso l’iter da seguire sarà il seguente:

  • Aprire una partita IVA;
  • Iscriversi al Registro delle Imprese;
  • Comunicare gli atti alla Camera di Commercio;
  • Inviare la dichiarazione di Inizio Attività al comune;
  • Aprire delle posizioni INPS e INAIL nel caso di assunzione del personale.

Come accennato in precedenza, le procedure da seguire possono variare per diverse ragioni, come nel caso di attività della ristorazione o per imprese residenti in particolari luoghi o regioni. In tutti i casi, il nostro consiglio è quello di farti seguire da un commercialista esperto che possa aiutarti in tutto l’iter burocratico.

Bandi e finanziamenti per le imprese nel 2023

Negli ultimi anni, grazie anche al crescente interesse verso le imprese innovative e il loro grande potenziale, sono stati stanziati diversi fondi per incentivare tutti coloro che ambiscono a diventare imprenditori o ad aprire la propria startup.
Esistono numerosi bandi e finanziamenti che prevedono agevolazioni fiscali e addirittura prestiti a fondo perduto per la costituzione di attività di diverso tutti, tale per cui offrire in questo paragrafo una panoramica generale non è sufficiente. Possiamo tuttavia affermare con sicurezza il sempre più crescente supporto da parte dello Stato e dell’Europa, dimostrato dai numerosi bandi e finanziamenti dedicati, per chi desidera dar vita alla propria idea di business attraverso l’apertura di una startup.
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Settori in Italia

In conclusione, poniamo l’attenzione sui diversi settori di appartenenza delle imprese italiane. Ne possiamo identificare tre:

  • Settore primario (agricoltura e allevamento);
  • Settore secondario (industria e costruzioni);
  • Settore terziario (erogazione di servizi).

Un’ultima differenziazione è basata sulla loro finalità di lucro o meno. Se infatti si vuole costituire un’azienda con l’intento di guadagnare e distribuire utili questa avrà scopo di lucro, mentre un’azienda, generalmente chiamata onlus, no profit, utilizza i suoi ricavi per coprire le spese di gestione.

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