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Come Trovare gli Investitori per la tua Startup

21 Ottobre 2022

Investitori per startup: Dove Trovarli

Trovare gli investitori per la propria idea di business rappresenta una delle sfide più ardue per gli startupper che vogliono dar vita al loro progetto di business. Al fine di evitare il fallimento della startup per mancanza di risorse economiche, è bene trovare più fonti alternative per finanziare la propria impresa innovativa. In questo articolo vedremo come è possibile trovare i giusti investitori per l’impresa innovativa e come intervenire nelle diverse fasi del ciclo della startup.

Team startup che pensa a delle soluzioni su come trovare investitori per la startup

Come trovare gli investitori per la tua startup?

La ricerca di investitori per la startup rappresenta una delle principali sfide per gli startupper che sono alla disperata ricerca di risorse economiche per garantire la sopravvivenza e la crescita dell’impresa innovativa. Ben noto è il dato secondo il quale una delle principali ragioni del fallimento di una startup sia l’esaurimento del capitale economico. Per fortuna, esistono a disposizione diverse modalità di finanziamento a disposizione di un’impresa innovativa per supportare il progetto di business, ciascuna con le proprie caratteristiche, criticità e prerogative.

Cosa cercano gli investitori nella startup?

Abbiamo accennato alla disponibilità di diverse modalità di finanziamento per la propria startup, tuttavia, prima di procedere con la descrizione dei diversi mezzi a disposizione vogliamo porre l’attenzione sugli elementi che hanno maggior valore per un potenziale investitore e che hanno grande influenza nella decisione di investire, o meno, in una startup.
Gli elementi a cui danno maggior valore gli investitori sono:

  • La business idea e il prodotto, cercando di capire da cosa è composta la loro unique value proposition e se contiene elementi di vero valore e unici per il potenziale cliente;
  • La scalabilità del business aziendale e quindi alla possibilità che questo cresca nel tempo;
  • Il business plan che deve contenere tutti gli elementi necessari al raggiungimento degli obiettivi finali e deve essere credibile e coerente;
  • Il team che compone la startup;
  • Le metriche e i KPI che si prenderanno in considerazione per la valutazione dei progressi e l’andamento del business.

Come prepararsi per l’incontro con i potenziali investitori

Sapendo quali sono gli elementi a cui danno maggior peso e rilievo gli investitori nella scelta di investire o meno in una startup, vediamo ora come potersi preparare al meglio per l’incontro con uno di questi potenziali investitore. Per far sì che si arrivi preparati all’incontro con l’investitore interessato si dovranno preparare due documenti principali: il business plan e il pitch.

  • Il Business Plan è un documento economico-finanziario in cui vengono trattati vari temi relativi alla startup in questione, tra cui l’analisi dei competitor, le caratteristiche dell’idea, il piano di marketing e il bilancio finanziario.
  • Il Pitch è invece un documento molto importante quando si presenta la propria impresa innovativa a degli investitori, in cui si trovano informazioni essenziali sul progetto.

Questi sono i documenti principali, ma non bisogna sottovalutare l’importanza che hanno la definizione dei KPI della startup la composizione del team per startup e la presenza di uno startup advisor (magari con esperienza come angel investor) che possa agevolare la contrattazione tra le parti.

Quali tipologie di investitori esistono per le startup?

Come anticipato, per le startup che si trovano nelle prime fasi del loro ciclo di vita e quindi in un contesto di grande incertezza, poter contare sulle risorse economiche derivanti da un finanziamento per la propria startup rappresenta un grande sostegno per la crescita del loro business. Per facilitare il processo di ricerca di potenziali investitori per le startup sarà necessario avere un quadro completo di quali sono le diverse tipologie di finanziamento per startup esistenti e quali sono i soggetti che operano in un determinato contesto. Le principali tipologie di investitori sono:

  • Family, Friends and Fools;
  • Business Angels;
  • Venture Capital;
  • Crowdfunding;
  • Incubatori e Acceleratori;
  • Finanza Agevolata e Bandi Pubblici;
  • Banche;
  • Bootstrapping.

Family, friends and fools

I familiari e amici rappresentano coloro che sono pronti a sostenere la tua idea anche se ti trovi nelle primissime fasi, dove non hai nulla di concreto ma solo un progetto. Per l’avvio probabilmente dovrai sostenere dei costi e loro, insieme ai folli (fools) pronti a sostenerti senza nessuna certezza di guadagno, saranno la primissima fonte a cui potrai accedere per trovare il capitale necessario. Rappresentano quindi i primissimi investitori a cui potrai chiedere sostegno, ma nulla vieta loro di poter partecipare anche alle successive fasi di raccolta del capitale.

Di questo ne parliamo nel nostro articolo sul come aprire una startup senza soldi, o quasi.

Business angels

Il business angel, o angel investor, sono soliti investire in startup che si trovano nelle prime fasi del loro ciclo di vita e a cui sono particolarmente interessati per il grande potenziale che dimostrano. Si tratta di una persona fisica che investe il proprio patrimonio personale in attività che generalmente appartengono al suo settore lavorativo, oppure in un settore di cui ha una buona conoscenza e un buon network. Anche per questo motivo, il business angel, oltre ad investire il capitale economico apporta anche le proprie conoscenze e il proprio network a sostegno dell’attività in cui investe.

Venture capital

I venture capital rappresentano società che si occupano della gestione di fondi terzi. Al contrario dei business angel, i venture capital investono in attività già consolidate con importi decisamente più elevati e che possono arrivare al milione di euro. Nella scelta delle imprese innovative su cui investire, tendono a preferire startup che dimostrano capacità di rapida crescita e che possano ripagare l’investimento iniziale con un congruo guadagno.

Crowdfunding

Il crowdfunding rappresenta uno strumento finanziario attraverso il quale è possibile cercare investitori per il proprio business. Una delle caratteristiche principali di questo strumento consiste nella grande quantità di piccoli investitori che possono potenzialmente partecipare al finanziamento del progetto di business. Infatti, l’impresa per utilizzare questo strumento finanziario si dovrà affidare ad una piattaforma di crowdfunding e pubblicare la presentazione del proprio progetto per convincere gli utenti ad investire e raggiungere l’obiettivo della raccolta.

Startupper che riflette su come trovare investitori per la startup

Incubatori e acceleratori

Gli incubatori e gli acceleratori di startup rappresentano delle realtà di grande importanza per le startup, in quanto ne sostengono la crescita e lo sviluppo in modo diverso. Gli incubatori non investono nella startup, ma la formano, la “incubano”, appunto, proteggendola nella sua fase iniziale attraverso una serie di misure ed aiutandola a sviluppare il suo modello di business.
Il loro compito è quindi quello di aiutare la startup a lavorare sull’idea, e a renderla scalabile, a differenza degli acceleratori, che invece investono nella startup.
Tra questi vi sono poi gli incubatori certificati dal MISE, come SprintX, soggetti al controllo del Ministero dello Sviluppo Economico che ne certifica la validità come formatore di startup. Normalmente una startup spenderà molto più tempo nella fase di incubazione rispetto a quella di accelerazione, che ha una durata ridotta ma che rappresenta comunque un’opportunità di trovare finanziamenti ed investitori, di accrescere il proprio network e di giungere a piena maturazione.

Finanza agevolata e bandi pubblici

La finanza agevolata e i bandi pubblici rappresentano un ulteriore strumento a disposizione degli startupper per trovare il capitale economico necessario. Chi intende ricorrere alle agevolazioni può farlo solamente dopo aver messo a disposizione una parte del capitale che viene richiesto dal bando stesso. Le forme finanziarie a disposizione di uno startupper sono molteplici e con modalità di accesso variegate, per questo motivo sarà molto importante individuare quelle più idonee per la propria idea imprenditoriale.

Banche

Le banche rappresentano certamente una delle fonti di finanziamento più tradizionali, anche se per startup che non hanno alcuna garanzia o storia creditizia non è semplice ottenere la somma richiesta. I fondatori di startup fanno per questo spesso ricorso a prestiti bancari personali, che possono essere una forma di finanziamento fondamentale per supportare lo sviluppo della startup nelle prime fasi di vita.

Bootstrapping

Il bootstrapping, più che ad indicare un possibile investitore, vuole definire una delle prime fasi di autofinanziamento della startup quando ancora non ha raggiunto i risultati che le permettono di cercare nuove fonti di finanziamento o investitori esterni.

Quando cercare gli investimenti per la startup

Determinare il momento migliore del ciclo di vita di una startup in cui cercare gli investitori che apportino le risorse economiche necessarie non è semplice, perlomeno senza conoscere lo stato e l’avanzamento del progetto di business della specifica impresa innovativa. Infatti, il momento migliore per rivolgersi ad un investitore è soggetto a diverse variabili come: la tipologia di investitore e il momento del ciclo di vita in cui si trova la startup. Come vedremo nel prossimo capitolo in ogni fase del ciclo di vita della startup è consigliato rivolgersi ad una particolare tipologia di investitori, sia per avere maggiori possibilità di successo nell’ottenere il finanziamento e sia per gli ulteriori benefici che può avere l’impresa innovativa.

Ogni fase del ciclo di vita della startup ha una tipologia di finanziamento più adeguata

In base a quanto detto in precedenza, pare chiaro come oltre a chiedersi come trovare investitori per la propria startup, sia necessario domandarsi quale sia il miglior momento per cercare le fonti finanziarie di cui si necessitano. Possiamo infatti distinguere diversi momenti del ciclo di vita della startup caratterizzate da esigenze differenti. Queste sono:

  • Fase Iniziale o di Pre-Seed;
  • Fase di Seed;
  • Fase di Startup;
  • Fase di Growth;
  • Fase di Bridge;
  • Fase di Exit.

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Fase iniziale o di pre-seed

La fase di pre-seed è la prima del ciclo di vita della startup e rappresenta il momento in cui l’impresa innovativa viene appena costituita. In questo caso le risorse finanziarie iniziali serviranno a coprire le spese per il team, le fasi di ricerca e analisi di mercato. Data l’elevata incertezza del progetto sarà molto difficile trovare investitori disposti a rischiare la propria somma di denaro. Pertanto, i migliori investitori per la tua startup potrebbero essere gli amici e parenti che vorrebbero sostenerti nel tuo progetto e i folli in cerca di grandi occasioni con un elevato rischio di fallimento.

Fase di seed

Nella fase seed la startup dovrà validare la propria idea e realizzare il prototipo necessario per entrare nel mercato. Tuttavia, queste attività richiedono un impiego di capitale economico non indifferente. Risorse che difficilmente possono essere reperite da amici e parenti come nella fase pre-seed. In questa fase, quindi, la startup dovrà trovare un investitore per la propria startup che sia interessato al progetto di business. Tale figura potrebbe essere il business angel, colpito dalle potenzialità del progetto di business.

Fase di startup

Nella fase di startup sono necessari investimenti più consistenti per la costituzione dell’impresa, che spesso devono far fronte ad una mancanza di ricavi dovuti al posticipamento della messa sul mercato del prodotto. Si parla quindi di round di finanziamenti la cui somma è compresa tra i 350.000 ed i 500.000 euro, utili a continuare l’attività di ricerca ma anche di assunzione, di creazione del business plan, di marketing. In questa fase per trovare i giusti investitori per la startup si consiglia di rivolgersi a business angels, che finanziano l’impresa in cambio di quote, ma anche ai primi Venture Capital, spesso specializzati nella fase di seed o di startup.

Fase di growth

La fase successiva a quella di startup è la fase di consolidamento, di crescita, o growth, dove il prodotto viene lanciato sul mercato e si cominciano a generare i primi ricavi. Si ricercano dunque investitori per spingere sulla fase di crescita, normalmente nella forma di Venture Capital, che finanziano round anche molto importanti da 1-2 milioni di euro.

Fase di bridge

Alla fase di startup segue la cosiddetta bridge phase, in cui la startup non è necessariamente arrivata a completa maturazione ma si è trasformata in una scale-up. In questa fase la startup potrebbe trovare la figura dell’investitore in una banca o optare per l’emissione di un prestito obbligazionario.

Fase di exit

Nella exit phase l’impresa ha raggiunto la completa operatività, aumentando la capacità di autofinanziarsi, e si prepara all’espansione. In questa fase più che cercare nuovi investitori per la startup ti tendono a cercare possibili acquirenti che permettano di ripagare gli investimenti fatti finora e di trarre un guadagno dall’attività di impresa.

Ragazzi founder di impresa felici perchè sono riusciti a trovare gli investitori per la loro startup

Dove Trovarli

Nonostante la grande varietà di possibili attori che potrebbero investire nella startup in una delle diverse forme precedentemente descritte, ci rendiamo conto che trovare il giusto investitore per la startup non è semplice. Il modo migliore per trovarli potrebbe essere lo sviluppo e l’utilizzo di un buon network che potrebbe aiutarvi nella divulgazione del progetto di business e nell’incontro con potenziali clienti. In alternativa esistono delle associazioni di business angel a cui potersi affidare per trovare il finanziatore della tua startup. Questi sono:

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