Spazio alle Startup

Endymion: Browser in realtà aumentata

26 Settembre 2023

Eccoci di nuovo qui con la nostra rubrica “Spazio alle Startup” !

La startup che vogliamo presentarvi oggi è Endymion, che ha sviluppato un framework per creare applicazioni AR (realtà aumentata) sulla base di semplici pagine web.

Facciamocela raccontare da uno dei suoi founder, Gianmarco Cappellano

Qui di seguito trovi l’intervista completa realizzata per “Spazio alle Startup”, una rubrica pensata per dare spazio al racconto e alla presentazione della propria idea di business. 

Iniziamo subito con il consueto Pitch, in cui mi presenti la vostra startup : Endymion.
«Endymion vuole aprire il mercato della realtà aumentata agli sviluppatori web.
La realtà aumentata è quella tecnologia che permette di sovrapporre informazioni digitali al mondo reale.
Pokèmon, ad esempio, è probabilmente l’app in AR più famosa.
Cosa fai in una volta scaricata? Apri la tua app se sei per strada, al parco ecc e vedi sovrapposto a dove sei i vari Pokemon, oggetti tridimensionali con i quali puoi interagire e che puoi raccogliere. Tutto questo è possibile grazie alla realtà aumentata.

Il punto è che questa tecnologia è difficilissima da usare, pochi sviluppatori sanno destreggiarsi all’interno di questi strumenti.
Quindi quello che vogliamo fare è dare a tutti gli sviluppatori web la possibilità di creare applicazioni e lo stiamo facendo tramite un’app che fa una cosa semplicissima: visualizza pagine web in realtà aumentata.
In sostanza, uno sviluppatore web con questa tecnologia è in grado di creare delle esperienze in realtà aumentata, come se i contenuti fossero delle pagine web, senza fare nulla di nuovo e con gli strumenti che già oggi conosce e usa in maniera ordinaria

Durante il vostro percorso, c’è stato un momento, o anche più di uno, in cui avete dovuto cambiare rotta e fare Pivot?

«Sì, abbiamo pivottato. Abbiamo cambiato rotta perché il mercato ce lo chiedeva e l’abbiamo cambiata a seguito del processo di validazione, “buttando” praticamente il business plan e rifacendo tutto da zero.» (Ride)
«Però ovviamente queste sono le condizioni necessarie per sopravvivere. Si fa.»

Qual è la cosa che ogni giorno ti motiva e ti fa svegliare con la voglia di lavorare alla tua startup? 

«Sicuramente l’idea di cambiare lo status quo attraverso la propria startup è una benzina che alimenta questo motore.
Poi c’è un tema del tutto personale. Cioè a me piace fare cose, metter mani, risolvere problemi. E questa visione trasversale dell’azienda in cui devi continuamente stare a mettere anche un po’ le “pezze” mi entusiasma, mi gratifica.»

Parlando, invece, di team, da che personalità è composto il vostro team?

«Il team di Endymion è costituito da me e da Gennaro Abruzzese. 
Io mi occupo più della parte Operation, sono il chiacchierone e lo smanettone che mette mani alla parte di business dell’azienda. Gennaro è uno sviluppatore, ha profonde conoscenze di AR, quindi in questo momento ricopre anche il ruolo di CTO.
È anche stato un ricercatore, ma soprattutto è uno startupper. Lui ha già un’esperienza di startup con un exit alle spalle, quindi è una persona che ha grande esperienza nel campo.»

Quali sono i vostri obiettivi futuri? Quale visione futura avete per la vostra startup? 

«Ti dirò, in questo momento noi abbiamo una visione di lungo termine che è quella di anticipare l’adozione di massa della realtà aumentata e diventare lo standard per la creazione dei contenuti AR, ma anche per l’usufrutto e la visualizzazione di questi contenuti.
In questa vita è anche importante saper programmare in maniera intelligente le prossime tappe.
Il nostro prossimo obiettivo è sicuramente il go-to-market. Stiamo lavorando per lanciare il prodotto, abbiamo già un MVP e stiamo raccogliendo tutte le risorse che servono per completare lo sviluppo e per costruire un piano marketing che sia di supporto a un go-to-market di successo.»

Se potessi dare un consiglio, ad un giovane startupper, un giovane imprenditore che sta facendo i suoi primi passi in questo grande mondo, quale consiglio daresti?

«Di non focalizzarsi sul prodotto. Per chi sta partendo il fulcro è il problema, è il cliente. 
Bisogna essere ossessionati dal cliente, entrare in empatia con il cliente, capire cosa vuole.
Solo così la soluzione sarà quella giusta, il prodotto sarà il prodotto giusto, ma soprattutto la start up sarà in grado di creare un prodotto di valore. E un prodotto di valore significa un prodotto che il cliente compra e che genera business.»

Se potessi, invece, pensare ad un personaggio immaginario che ti rappresenti, quale saresti? 

«Mh.. Doraemon, un gatto robotico che viene dal futuro, nell’animazione giapponese. 
E’ dotato di una tasca quadridimensionale, quindi ha spazio infinito, e in ogni puntata tira fuori un gadget che va a risolvere un problema. A volte ne genera, quindi un po’ mi rappresenta in quanto sia generatore di entropia che di risoluzione all’interno della startup.
Sono puccioso come un gatto, del resto lo sapete.» (Ride)

(Domande Bonus)

Una parola con cui descriveresti SprintX o il suo team di lavoro?

La parola che mi viene in mente è “vicino”, nelle sue varie accezioni. 
Perché SprintX non è semplicemente un team che ti accompagna o che ti dà delle indicazioni su come sviluppare il tuo business, è in qualche maniera quasi parte della tua startup.
Quindi cerca di capire quali sono le esigenze e ti porta lì nel tuo percorso, magari anche oltre.

Una parola per descrivere il coordinatore che vi ha seguito durante tutto il percorso?

Sempre, perché è sempre presente, anche per le richieste più stupide. 
A volte veramente ho mandato dei messaggi su WhatsApp del tutto inutili e mi hanno sempre risposto con estrema gentilezza, cortesia e pazienza.

E invece una parola con cui descriveresti te stesso, come startupper? 

Perseverante
Voglio raggiungere l’obiettivo, sono sempre lì a martellare per raggiungere l’obiettivo che mi sono prefisso con la startup. A volte anche non ammettendo di dover mollare in alcune cose.
Quindi la perseveranza non sempre è un pregio.


Ringraziamo ancora Gianmarco per la disponibilità, per essersi raccontato e per gli ottimi spunti che ci ha dato!

Ci vediamo presto con “Spazio alle Startup”! 

Articoli correlati