Finanziamenti start up al femminile: tutti gli incentivi e le agevolazioni per le donne
Nel mondo dell’imprenditoria, la forza femminile sta guadagnando sempre più terreno. In Italia, le donne intraprendenti che hanno il desiderio di mettersi in proprio o di far crescere la loro startup, possono contare su una miriade di opportunità di finanziamento. Dai finanziamenti statali a quelli regionali sono numerose le misure di finanziamento per le start up e imprese femminili, pensate per supportare e stimolare la crescita della presenza delle donne nel tessuto imprenditoriale italiano. Che tu sia una giovane startupper o un’imprenditrice esperta, questa guida ti accompagnerà attraverso i principali bandi, agevolazioni e finanziamenti per start up femminili disponibili nel 2023-24. Prendi nota e preparati a navigare in un mare di opportunità!

Fondi e Finanziamenti all’Imprenditoria Femminile
In un panorama imprenditoriale in cui le start up femminili stanno diventando un punto focale, l’Italia è in movimento per abbracciare il cambiamento e sostenere queste realtà crescenti con finanziamenti volti all’imprenditoria femminile.
La vivacità delle donne nel tessuto imprenditoriale italiano sta emergendo come un potente motore di crescita. Secondo i dati Istat, l’andamento dell’occupazione femminile in Italia nel biennio giugno 2020-giugno 2022 ha mostrato segnali incoraggianti. Su 23.286.000 occupati, il 42% è donna, con il terziario di mercato che traina l’aumento dell’occupazione femminile post-pandemia, soprattutto nei servizi, con un incremento di oltre il 19%.
Tuttavia, l’Italia non è ancora in pari con gli standard internazionali e persistono disparità tra le regioni del Nord e del Sud. Per superare queste sfide, nel 2023, il governo ha introdotto, tra i finanziamenti per startup, numerosi bandi e misure specifici per l’imprenditoria femminile. Attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) (scopri tutti i finanziamenti del PNRR per le startup), sono stati stanziati 400 milioni di euro dedicati all’occupazione femminile, con il 40% dei fondi rivolto a progetti nel Mezzogiorno. Queste iniziative comprendono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e sostegno al credito, volti ad aumentare le agevolazioni per start up femminili. Queste misure sono particolarmente essenziali, considerando che nonostante l’incoraggiante crescita, in Italia le imprese guidate da donne rappresentano solo il 22% del totale.
Con una miriade di bandi startup nazionali e regionali, l’Italia sta prendendo passi da gigante per creare un ambiente imprenditoriale favorevole per le donne. Vediamo insieme quali sono i principali, cosa finanziano e come partecipare.
Bandi, Incentivi e Finanziamenti per l’Imprenditoria Femminile in Italia
Esaminiamo quali sono i principali bandi, incentivi e finanziamenti disponibili in Italia nel 2024 per agevolare e supportare sia le imprese femminili avviate, che le donne che desiderano avventurarsi in nuove iniziative e fondare la propria start up.
Il governo ha infatti implementato negli ultimi anni una varietà di bonus e agevolazioni per sostenere le imprese femminili, che mirano a creare un ambiente favorevole in cui le imprenditrici possano prosperare. Si tratta di opportunità che coprono diverse esigenze, dall’avvio di nuove imprese alla crescita e consolidamento di quelle esistenti. Che tu sia una donna che sta pensando di avviare una start-up o che già gestisca un’impresa, è essenziale essere informati su come accedere a questi fondi.
Nel corso di questo articolo, approfondiremo le opzioni di finanziamento, esaminando cosa viene finanziato e come presentare domanda per queste risorse, fornendo tutto ciò che serve per aiutare le imprenditrici a navigare nel panorama di incentivi disponibili, permettendo di prendere decisioni informate per il benessere delle loro imprese.
Stai con noi mentre esploriamo questo argomento in profondità, poiché il successo delle imprenditrici è una componente essenziale per la crescita economica sostenibile e l’innovazione in Italia.
Fondo Impresa Femminile: un Sostegno Concreto per le Imprenditrici
Fondo Impresa Femminile è un’iniziativa lanciata dal Ministero dello Sviluppo Economico in Italia, con l’obiettivo di appoggiare la nascita e la solidificazione delle imprese condotte da donne. Questo finanziamento per start up e imprese al femminile ha destinato 200 milioni di euro a nuove e preesistenti imprese guidate da donne.
Obiettivi
Gli obiettivi principali del Fondo sono supportare la crescita economica e promuovere l’inclusione delle donne nel mondo imprenditoriale. Questa misura fa parte di un più ampio pacchetto di interventi, in linea con la missione “Inclusione e coesione” del PNRR, che ha allocato un totale di 400 milioni di euro per l’impresa femminile.
A chi è rivolto
Il Fondo è aperto a imprese femminili di ogni dimensione, sia di nuova creazione che già stabilite, con sede in qualsiasi regione italiana. Persino le persone fisiche possono fare domanda, purché siano disposte a costituire una nuova impresa in seguito all’approvazione. Le tipologie di imprese femminili che possono beneficiare del Fondo includono:
- Cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne come socie.
- Società di capitale in cui almeno due terzi delle quote e dei componenti degli organi di amministrazione siano donne.
- Imprese individuali di proprietà di donne.
- Lavoratrici autonome con partita IVA.
Cosa finanzia
La tipologia di sostegno varia a seconda del tipo di impresa e della sua età. Per le nuove imprese o quelle costituite da meno di 12 mesi, il Fondo finanzia progetti di investimento fino a 250 mila euro, con un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto.
Per le imprese attive da oltre 12 mesi, sono finanziati progetti di investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o ampliare quelle esistenti. In questo caso, il Fondo offre un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, coprendo fino all’80% delle spese ammissibili.
Come presentare domanda
La domanda per accedere al Fondo deve essere compilata e inviata tramite la piattaforma online di Invitalia, in accordo con le date di apertura dello sportello. Va notato che lo sportello è stato chiuso il 7 giugno 2022, a seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili.
Scopri gli altri finanziamenti a fondo perduto per start up in Italia.
ON – Nuove Imprese a Tasso Zero: una Spinta per Giovani e Donne Imprenditrici
ON – Nuove Imprese a Tasso Zero è una misura implementata con l’obiettivo di incentivare la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese con prevalente o totale partecipazione di giovani o donne. Questo intervento è stato istituito in seguito alle disposizioni del decreto-legge n. 34/2019 e della legge n. 160/2019, ed è stato ulteriormente delineato con un Decreto del 4 dicembre 2020. L’iniziativa mira a fornire un sostegno più efficace alle imprese emergenti in Italia.
Obiettivi
Gli obiettivi principali di questa misura sono sostenere l’imprenditorialità tra i giovani e le donne, incentivare l’innovazione e contribuire allo sviluppo economico del Paese. Inoltre, si prefigge di diversificare il tessuto produttivo italiano, incoraggiando la creazione di imprese in vari settori.
A chi è rivolto
ON – Nuove Imprese a Tasso Zero è rivolto a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi, nelle quali più della metà dei soci e delle quote di partecipazione siano detenute da persone di età compresa tra 18 e 35 anni o da donne. Anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa possono partecipare, a condizione che presentino la documentazione necessaria per dimostrare la costituzione dell’impresa entro i termini stabiliti.
Cosa finanzia
La misura finanzia iniziative realizzate su tutto il territorio nazionale nei settori della produzione di beni (industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli), fornitura di servizi (incluse innovazioni sociali), commercio di beni e servizi, e turismo (incluso turismo culturale legato al patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico).
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, le spese ammissibili non possono superare 1.500.000 euro, che possono includere fino al 20% delle esigenze di capitale circolante. Per imprese costituite da più di 36 mesi ma non più di 60, il limite massimo delle spese ammissibili è di 3.000.000 euro. I programmi di investimento devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Come presentare domanda
Per presentare una domanda per “ON – Nuove Imprese a Tasso Zero”, gli interessati devono accedere al portale web https://www.incentivi.gov.it e seguire le istruzioni per la compilazione e l’invio della domanda.
Smart & Start di Invitalia: Potenziare la Tecnologia e l’Innovazione nelle Startup
Smart & Start di Invitalia è un incentivo destinato a sostenere la creazione e la crescita di startup innovative con un alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. Questa misura è focalizzata su imprese che operano nei campi della tecnologia e dell’innovazione.
Obiettivi
Gli obiettivi principali di Smart & Start sono di promuovere una cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro in Italia dei talenti che lavorano all’estero. In questo modo, si punta a stimolare lo sviluppo economico e il progresso tecnologico nel paese.
A chi è rivolto
Smart & Start è rivolto a diverse categorie di soggetti:
- Startup innovative di piccola dimensione, che siano state costituite da non più di 60 mesi e siano iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
- Team di persone fisiche, anche residenti all’estero o cittadini stranieri con startup Visa, che intendono costituire una startup innovativa in Italia.
- Imprese straniere che si impegnano ad aprire almeno una sede in Italia.
Per essere qualificate come “startup innovative”, le imprese devono soddisfare i requisiti indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012.
Consulta il nostro elenco di finanziamenti per start up innovative.
Cosa finanzia
Smart & Start finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Questi fondi possono essere utilizzati per l’acquisto di beni di investimento, servizi, spese del personale e costi operativi. Per essere finanziabili, i progetti devono possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:
- Avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo.
- Essere orientati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.
- Essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Smart & Start offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, che copre l’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può aumentare al 90% nel caso in cui la startup sia interamente composta da donne e/o giovani sotto i 36 anni, o se tra i soci vi sia un esperto con un dottorato di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e desidera tornare in Italia.
Come presentare domanda
Per accedere a Smart & Start di Invitalia, gli interessati devono presentare una domanda attraverso il portale di Invitalia. È importante consultare le specifiche linee guida e i requisiti per assicurarsi di soddisfare i criteri di ammissibilità prima di presentare la domanda.

Nuovo Selfiemployment: un Trampolino per Imprenditori con Microcredito
Nuovo Selfiemployment è un’iniziativa di microcredito che mira a supportare l’avvio di piccole imprese attraverso prestiti a tasso zero. Gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani e sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), questo programma ha iniziato ad operare dal 22 febbraio 2021, e offre finanziamenti fino a 50.000 euro per aiutare persone appartenenti a specifici gruppi a realizzare le loro aspirazioni imprenditoriali in tutto il territorio italiano.
Obiettivi
L’obiettivo principale del Nuovo Selfiemployment è di stimolare l’imprenditorialità tra NEET (Not in Education, Employment, or Training), donne inattive e disoccupati di lungo periodo, sostenendo il loro passaggio da inattività o disoccupazione a un impegno imprenditoriale. Questo si propone di rafforzare l’economia locale, creare opportunità di lavoro e promuovere l’inclusione sociale.
A chi è rivolto
Nuovo Selfiemployment è rivolto principalmente a tre categorie di persone residenti in Italia:
- NEET, ovvero individui maggiorenni che al momento della domanda non sono impegnati in lavoro, educazione o formazione e che si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età.
- Donne inattive, ovvero donne maggiorenni che al momento della domanda non sono impegnate in attività lavorative.
- Disoccupati di lunga durata, ovvero persone maggiorenni senza lavoro da un lungo periodo.
Questi individui devono avere un forte orientamento verso il lavoro autonomo e l’imprenditorialità.
Cosa finanzia
Nuovo Selfiemployment finanzia l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali.
È importante notare che a partire dalle ore 17:00 del 10 novembre 2022, non è più possibile presentare domanda per le sotto-misure “Microcredito esteso” (tra 25.001 e 35.000 euro) e “Piccoli prestiti” (tra 35.001 e 50.000 euro). Inoltre, dalle ore 17.00 del 15 giugno 2023, non sarà più possibile presentare domanda per la sotto-misura Microcredito (tra 5.000 e 25.000 euro).
Come presentare domanda
Per accedere al Nuovo Selfiemployment, è necessario presentare la domanda esclusivamente online attraverso la piattaforma informatica di Invitalia. È necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata. Dopo aver acceduto all’area riservata, si può compilare la domanda online, caricare il business plan e gli allegati richiesti. Per completare la procedura di presentazione, è indispensabile possedere una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Fondo Garanzia: l’ala che Sostiene le Imprese Femminili
Il Fondo Garanzia, con una sezione speciale per le Imprese Femminili, è un’iniziativa supportata dall’Unione Europea e dallo Stato Italiano che affianca le imprese e i professionisti nella facilitazione dell’accesso al credito bancario. Spesso, le imprese trovano difficile ottenere prestiti a causa della mancanza di garanzie adeguate; questo è dove interviene il Fondo Garanzia, offrendo una garanzia pubblica che si sostituisce alle garanzie generalmente richieste dalle banche.
Obiettivi
Il principale obiettivo del Fondo Garanzia, particolarmente della sua sezione dedicata alle Imprese Femminili, è di supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese gestite da donne, fornendo un meccanismo di garanzia che aiuti nell’ottenimento di finanziamenti necessari per le loro attività. Questo, a sua volta, mira a promuovere la parità di genere nel mondo degli affari, e rafforzare l’economia attraverso la diversificazione.
A chi è rivolto
Questa sezione speciale del Fondo di Garanzia è specificamente destinata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste. Le imprese femminili si qualificano come micro, piccole e medie imprese che rispondono a specifici criteri, tra cui società cooperative e società di persone composte per almeno il 60% da donne, società di capitali in cui almeno due terzi delle quote e degli organi di amministrazione sono detenuti da donne, e imprese individuali gestite da donne.
Cosa finanzia
Il Fondo interviene per supportare una vasta gamma di operazioni legate all’attività imprenditoriale, sia a breve che a medio-lungo termine. Offre coperture che variano dal 90% per operazioni finanziarie, all’80% per la garanzia diretta e il 100% per riassicurazione o controgaranzia. È importante sottolineare che il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra la banca e il cliente, e le condizioni del prestito, compresi tassi di interesse e termini di rimborso, sono soggetti alla negoziazione tra le parti.
Come presentare domanda
Per beneficiare delle risorse della Sezione Imprese Femminili del Fondo di Garanzia, le imprese interessate devono presentare una richiesta di prenotazione della garanzia. Questa sezione offre alle imprese femminili agevolazioni specifiche, tra cui la possibilità di prenotare direttamente la garanzia, priorità nel processo di valutazione e decisione, e l’esenzione dal pagamento di una commissione una tantum al Fondo.
Resto al Sud: un Incentivo per la Crescita nel Meridione
Resto al Sud è un iniziativa che si propone di incentivare la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali nelle regioni meridionali e in alcune aree specifiche dell’Italia. Questo programma, sostenuto da un fondo di 1 miliardo e 250 milioni di euro, riguarda regioni come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, e si estende anche alle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Obiettivi
Gli obiettivi di Resto al Sud sono di stimolare l’innovazione, creare opportunità di lavoro, e sostenere lo sviluppo economico delle regioni coinvolte. Mirando a favorire l’imprenditorialità, soprattutto tra i giovani, il programma vuole contribuire al rafforzamento delle economie locali e alla riduzione del divario economico tra il Nord e il Sud dell’Italia.
A chi è rivolto
Resto al Sud è destinato a individui di età compresa tra i 18 e i 55 anni che desiderano avviare un’attività imprenditoriale o professionale nelle regioni sopra citate. Il programma finanzia un’ampia gamma di attività nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli (ad eccezione delle attività agricole), pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio, e attività professionali.
Cosa finanzia
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per singolo richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro in caso di società con quattro soci. In aggiunta, è previsto un contributo a fondo perduto per il fabbisogno di circolante, che varia in base alla tipologia dell’impresa.
Come presentare domanda
Le domande per Resto al Sud devono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. I candidati devono essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma. Una volta entrati nell’area riservata, i richiedenti devono compilare la domanda online, caricare il business plan della start up e i documenti allegati. È necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) per completare la procedura di presentazione. Dopo l’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico. Non ci sono bandi o scadenze specifici; le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo.
Bando Tecnonidi della Regione Puglia: Sostegno alle Startup Innovative nel Settore Tecnologico
Il Bando Tecnonidi, promosso dalla Regione Puglia e gestito da Puglia Sviluppo, è volto a sostenere finanziariamente le startup innovative e le PMI con progetti ad alto contenuto tecnologico nel territorio pugliese. Questa iniziativa punta a stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico regionale.
Obiettivi
Gli obiettivi principali del Bando Tecnonidi sono di incentivare la creazione e lo sviluppo di imprese innovative, promuovere la tecnologia e l’innovazione, e sostenere le piccole imprese con piani di investimento che possano contribuire significativamente alla crescita del territorio pugliese.
A chi è rivolto
Il Bando Tecnonidi si rivolge principalmente a:
Startup innovative e PMI innovative che operano o hanno l’intenzione di operare in Puglia, con un’anzianità non superiore ai 5 anni.
Cosa finanzia
Il bando finanzia progetti con un investimento minimo di 50 mila euro e massimo di 350 mila euro. Le iniziative ammissibili devono essere orientate verso aree di innovazione specifiche e possono includere una varietà di spese, come macchinari, software, e servizi consulenziali.
Come presentare domanda
Le domande per il Bando Tecnonidi devono essere presentate online attraverso il portale di Sistema Puglia. È importante rispettare i criteri di ammissibilità e seguire attentamente le linee guida fornite per la compilazione della domanda.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sul Bando Tecnonidi, visita la guida dedicata completa di tutte le info e su come partecipare.
Bando Futura: Innovazione e Formazione per Donne in Italia
Bando Futura è un’iniziativa promossa dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale, che mira a sostenere progetti formativi innovativi focalizzati sull’accrescimento delle competenze digitali delle donne in Italia, con un’età compresa tra 18 e 50 anni.
Obiettivi
Gli obiettivi di Bando Futura includono lo sviluppo di competenze digitali essenziali e avanzate tra le giovani donne, l’accompagnamento e il coinvolgimento delle partecipanti durante il percorso formativo, il potenziamento delle competenze non cognitive (life skills) e la facilitazione dell’ingresso nel mondo del lavoro. Con un budget totale di 5 milioni di euro, il programma intende inoltre promuovere la parità di genere nell’ambito digitale e migliorare le prospettive di carriera delle donne attraverso la formazione.
A chi è rivolto
Il Bando Futura è aperto a soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore che presentano progetti in forma singola o in partnership costituite da un massimo di tre soggetti. Gli enti for profit possono partecipare come partner sostenitori, senza una quota di budget, o come fornitori, contribuendo con il loro know-how e competenze in ambito digitale.
Cosa finanzia
Il bando finanzia progetti che si concentrano principalmente sullo sviluppo di competenze digitali tra le donne, offrendo un contributo che varia tra 250.000 e 750.000 euro per ciascun progetto. Non è richiesta alcuna quota di cofinanziamento. Il finanziamento viene erogato sulla base del principio “pay for performance”, che prevede pagamenti effettuati al raggiungimento di risultati verificati, con un particolare focus sulla creazione di nuovi posti di lavoro. La durata massima dei progetti è di 15 mesi e il singolo percorso formativo non può superare i 9 mesi.
Come presentare domanda
Le domande devono essere presentate esclusivamente online, corredate della documentazione richiesta, attraverso la piattaforma Re@dy (portaleready.it). Era necessario inviare le proposte entro le ore 13:00 del 16 dicembre 2022. Attraverso questa piattaforma, i candidati potevano gestire l’intero processo di presentazione in modo efficace e tempestivo.

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Incentivi Regionali per Imprenditoria e Start-Up al Femminile
Oltre ai programmi nazionali, gli incentivi regionali per imprenditoria e start-up al femminile rappresentano una risorsa significativa per le donne che desiderano avviare o espandere la loro attività. Questi incentivi sono specificamente progettati ed erogati dalle singole regioni e, in genere, sono destinati alle persone o alle imprese residenti in quelle determinate aree.
Le misure regionali spesso rispondono a necessità e obiettivi specifici dell’area in questione, consentendo una maggiore focalizzazione su settori o tematiche particolarmente rilevanti per la regione. Questo tipo di supporto può includere finanziamenti, formazione, mentoring e assistenza nella creazione di reti professionali.
Nelle prossime sezioni, esploreremo alcuni dei bandi principali e delle misure di incentivo disponibili in diverse regioni italiane. Questo consentirà di avere una visione più ampia delle opportunità disponibili a livello locale, e di comprendere come le regioni stiano giocando un ruolo attivo nel sostenere l’imprenditorialità femminile e nel promuovere la parità di genere nel mondo degli affari.
Tenendo d’occhio gli annunci regionali e mantenendosi informati sulle opportunità disponibili, le imprenditrici possono posizionarsi in modo strategico per accedere a risorse preziose che possono fare la differenza nella realizzazione dei loro obiettivi imprenditoriali.
Abruzzo: Nuove Imprese Giovanili e Femminili CDC Gran Sasso
Nella regione Abruzzo, la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia ha messo in campo il programma “Nuove Imprese Giovanili e Femminili CDC Gran Sasso” per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali promosse da giovani e donne. Questa iniziativa si concentra sulla diffusione della cultura imprenditoriale tra questi gruppi e mira a stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro.
Uno degli elementi chiave del programma è la concessione di contributi a fondo perduto, il che significa che le nuove imprese non saranno tenute a restituire i fondi ricevuti. Questo tipo di supporto finanziario può essere cruciale per aiutare i giovani imprenditori e le imprenditrici a superare gli ostacoli finanziari iniziali che spesso si presentano quando si avvia un’attività.
Per chi fosse interessato a partecipare, la domanda di accesso all’incentivo è stata resa disponibile a partire dal 6 luglio 2022. Per ulteriori informazioni, compresi dettagli su come presentare la domanda e sui requisiti di ammissibilità, si consiglia di visitare la pagina web dedicata sul sito della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia. Lì troverete tutte le indicazioni necessarie per cogliere questa opportunità e dare il via alla vostra impresa in Abruzzo.
Puglia: Fondo Nidi
In Puglia, il Fondo Nidi rappresenta una significativa opportunità per le persone che cercano di avviare nuove attività imprenditoriali. Questo programma è stato concepito con l’intento di sostenere, tramite contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che hanno perso il lavoro, giovani e donne interessate ad avviare studi professionali associati o microimprese.
I beneficiari previsti dal Fondo Nidi sono vari e includono gruppi di giovani che desiderano costituire società (completamente partecipate da persone tra i 18 e i 35 anni), imprese femminili (sia come imprese individuali che società, completamente partecipate da donne sopra i 18 anni), e nuove imprese che soddisfano certi requisiti, come una partecipazione di almeno il 50% da parte di giovani o donne. Inoltre, il fondo è rivolto anche a persone in procinto di perdere il lavoro, titolari di partita IVA con un fatturato basso, e nuove imprese turistiche interessate a avviare un B&B o affittacamere.
Con un budget complessivo di oltre 35 milioni di euro, il Fondo Nidi offre un sostegno significativo alle iniziative imprenditoriali emergenti. È importante notare che la disponibilità dei fondi continuerà fino a esaurimento delle risorse.
Per ulteriori informazioni e per conoscere i dettagli su come presentare la domanda, si consiglia di consultare le pagine informative dedicate sul sito della Regione Puglia. Avere accesso a tali risorse può rappresentare un passo fondamentale per chiunque sia interessato a dare vita a un’impresa in questa regione dinamica e in crescita.
Vuoi scoprire altri bandi e finanziamenti per start up in Puglia? Consulta la nostra guida!
Veneto: Bando Imprenditoria Femminile
Nel 2023, il Veneto ha dato il via al Bando Imprenditoria Femminile, un’iniziativa regionale concepita per sostenere e incentivare le attività imprenditoriali gestite prevalentemente da donne. Questo bando si focalizza particolarmente sulle piccole e medie imprese (PMI) in diversi settori, tra cui l’artigianato, l’industria, il commercio e i servizi.
Una caratteristica distintiva del bando è che non solo sostiene le PMI, ma estende anche il suo supporto alle attività professionali svolte da donne che operano individualmente, in forma associata o societaria. L’obiettivo è di rafforzare e diversificare il panorama imprenditoriale femminile nella regione del Veneto, contribuendo al suo sviluppo economico e alla creazione di opportunità di carriera per le donne.
Per chi fosse interessato a saperne di più e a capire come partecipare, è possibile consultare la pagina regionale dedicata al Bando Imprenditoria Femminile. È essenziale esplorare tutte le informazioni disponibili per garantire che la domanda sia compilata correttamente e che si soddisfino tutti i criteri necessari per l’accesso a questi importanti contributi.
Emilia Romagna: Bando Sostegno All’Imprenditoria Femminile
L’Emilia Romagna, nel 2023, ha lanciato il Bando Sostegno all’Imprenditoria Femminile, un’iniziativa progettata per promuovere sia l’avvio di nuove imprese che il rafforzamento di quelle già esistenti, caratterizzate da una predominanza di donne tra i loro membri. Questo sostegno mira specificamente a fornire contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese (PMI), inclusi consorzi e società cooperative che hanno sedi nel territorio dell’Emilia Romagna.
L’obiettivo primario del bando è di incentivare e facilitare la crescita delle attività imprenditoriali guidate da donne nella regione, fornendo un supporto finanziario che può essere cruciale per l’avvio e l’espansione di tali iniziative. Il fatto che sia rivolto anche alle imprese esistenti significa che punta non solo a stimolare la nascita di nuove attività, ma anche a consolidare quelle che stanno già contribuendo all’economia locale.
Per ottenere ulteriori informazioni e capire come accedere ai fondi, si consiglia di visitare la pagina ufficiale dedicata al Bando Sostegno all’Imprenditoria Femminile dell’Emilia Romagna. È importante familiarizzare con tutti i requisiti e i criteri di eleggibilità per garantire una domanda ben preparata.
Lazio: Bando Idea Innovativa
Nel Lazio, il Bando Idea Innovativa rappresenta un’opportunità annuale per le imprenditrici che mirano a fare la differenza nel tessuto economico della regione. Questa iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile, è volta a incoraggiare e sostenere la cultura imprenditoriale femminile, facilitando lo sviluppo e la crescita delle imprese guidate da donne a Roma e nella sua provincia.
Le candidate ideali per questo bando sono micro, piccole e medie imprese femminili che hanno un progetto imprenditoriale distintivo, caratterizzato dall’originalità delle attività intraprese o dall’innovazione nel processo produttivo, nel prodotto o servizio offerto, nonché in strumenti di commercializzazione o assistenza clienti.
Una delle caratteristiche allettanti di questo bando è il sostegno finanziario che offre. Le cinque imprese femminili che emergono come vincitrici riceveranno un contributo in denaro, che può raggiungere fino a 5.000 euro. Questo finanziamento può rappresentare un significativo impulso per le imprenditrici che cercano di avviare o espandere le loro attività innovative.
Per coloro che sono interessate a saperne di più e desiderano partecipare al Bando Idea Innovativa, si consiglia di consultare la pagina web dedicata per ottenere tutte le informazioni necessarie su requisiti e modalità di presentazione della domanda.
Estrazione dei Talenti della Regione Puglia: Dove le startup prendono vita!
La Regione Puglia, in collaborazione con A.R.T.I., ha lanciato il Bando Estrazione dei Talenti, una vetrina privilegiata per chi vuole dare vita a una startup in Italia. Questo non è il solito programma di finanziamenti, ma piuttosto un’opportunità per accedere a un percorso di incubazione d’eccellenza completamente gratuito. Aspiranti startupper potranno sfruttare le risorse di una delle 25 Factory ARTI per dare forma alle loro idee. Per capire meglio questa opportunità, visita il sito ufficiale del bando Estrazione dei Talenti.
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