Fundraising

Finanziamenti a fondo perduto per start up nel 2024

20 Luglio 2023

Come avviare una startup con i bandi e contributi a fondo perduto – guida agli incentivi del 2024

Nel mondo start up, la ricerca di finanziamenti rappresenta una delle sfide più significative per chiunque stia pensando di avviare un progetto innovativo o voglia portare la propria idea allo step successivo. Ancor di più quando si tratta di finanziamenti a fondo perduto per start up, una grande opportunità prevista da misure statali in sostegno dell’imprenditoria. Nel 2023, la mappa di questa ricerca è ricca di nuovi percorsi e possibilità. Scopriamo insieme quali sono i migliori finanziamenti a fondo perduto disponibili in Italia oggi, e nel 2024, per dare vita e sviluppare la tua start up.

gruppo di startupper rivede la domanda di partecipazione per accedere a contributi a fondo perduto per startup

Finanziamenti a fondo perduto per start up

L’Italia è da qualche anno un fertile terreno di coltura per il mondo delle start up. Nonostante l’incertezza generata dall’inflazione e l’aumento dei costi per le imprese, la nascita e lo sviluppo delle startup continuano a rappresentare un importante motore di crescita e innovazione. Infatti, con lo Startup Act, sono state introdottI numerosi finanziamenti per startup, per stimolare l’imprenditoria innovativa e fornire un deciso impulso economico alle start up. I finanziamenti a fondo perduto per start up, le agevolazioni e gli incentivi, in particolare, costituiscono un’opportunità irrinunciabile per mettere a punto idee innovative e avviare progetti imprenditoriali. Questi bandi startup, rivolte a diversi target, da start up innovative a quelle giovanili e femminili, possono fare la differenza nel panorama attuale. In questo articolo, analizzeremo le principali opportunità di finanziamenti start up fondo perduto del 2024, individuando a chi sono rivolti e come presentare la domanda.

Smart & Start

Uno dei principali strumenti a disposizione delle start up in Italia è Smart&Start Italia, un programma di agevolazione concepito per promuovere l’imprenditorialità e valorizzare l’innovazione su tutto il territorio nazionale. Istaurato con il decreto del 24 settembre 2014, questo strumento ha come obiettivo la diffusione di nuove imprese e il sostegno al trasferimento tecnologico.

A chi è rivolto

Smart&Start è specificamente rivolto alle start up innovative di piccole dimensioni iscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese, che non siano state costituite più di 60 mesi prima della presentazione della domanda. Inoltre, è aperto anche alle persone fisiche che desiderano costituire una start up innovativa.

Cosa finanzia

Smart & Start finanzia piani d’impresa che riguardano la produzione di beni e l’erogazione di servizi con un forte contenuto tecnologico e innovativo. Ciò comprende lo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, nonché la valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata. I piani d’impresa devono presentare un importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro.

Le start up ammesse al programma possono beneficiare di un finanziamento agevolato, senza interessi, che copre l’80% delle spese ammissibili. Questo può essere elevato al 90% se la start up è interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, o se include almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca. Smart&Start offre inoltre servizi di tutoraggio tecnico-gestionale per start up di recente costituzione e prevede la possibilità di convertire una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto, se la start up riceve investimenti da terzi.

Come presentare domanda

Per presentare domanda a Smart & Start le start up devono accedere alla piattaforma web gestita da Invitalia. La domanda può essere presentata dal 20 gennaio 2020, ed è necessario possedere una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere all’area riservata, caricare il business plan ed i documenti necessari e inoltrare la domanda.

Scopri gli altri bandi e finanziamenti per startup innovative attivi nel 2024.

Bando Tecnonidi per Startup e PMI Innovative

Il Bando Tecnonidi è un’iniziativa della Regione Puglia che offre finanziamenti a fondo perduto e prestiti a tasso zero alle startup innovative e PMI innovative. Questa misura è volta a sostenere progetti ad alto contenuto tecnologico nelle aree di manifattura sostenibile, salute dell’uomo e dell’ambiente, e comunità digitali, creative e inclusive.

A chi è rivolto

Il bando si rivolge a startup innovative e PMI innovative che operano o intendono operare nel territorio della Regione Puglia, con non più di cinque anni di attività.

Come funziona

Il Bando Tecnonidi prevede un finanziamento massimo di 350.000 euro per impresa, con un’agevolazione finanziaria suddivisa tra fondo perduto e prestito a tasso zero. Le spese ammissibili includono investimenti in attivi materiali e immateriali e costi di funzionamento.

Come presentare domanda

Le domande devono essere presentate online attraverso la piattaforma di Sistema Puglia. È necessario compilare il modulo di domanda e allegare il piano di affari e gli altri documenti richiesti.

Scopri di più sul Bando Tecnonidi e come candidare la tua startup.

ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

Tra gli strumenti di agevolazione disponibili in Italia vi è il programma Nuove imprese a tasso zero (ON), progettato per promuovere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese. Questo programma, sancito dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 4 dicembre 2020, mira a dare sostegno a imprese con una forte partecipazione giovanile o femminile su tutto il territorio nazionale.

A chi è rivolto

Il programma ON è rivolto a micro e piccole imprese che siano state costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. È richiesto che la maggioranza numerica dei soci e delle quote di partecipazione sia detenuta da persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne. Inoltre, il programma è accessibile anche a persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, purché forniscano documentazione a comprova dell’avvenuta costituzione entro i termini specificati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Cosa finanzia

Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero finanzia iniziative realizzabili in una serie di settori su tutto il territorio nazionale. Le aziende possono ottenere fondi per lanciare nuovi progetti o per espandere, variare o rinnovare le operazioni esistenti. Possono essere coperte fino al 90% delle spese qualificate con la possibilità di rimborsare il prestito in un periodo di 10 anni. Non è necessario fornire garanzie per prestiti fino a 250 mila euro; tuttavia, per prestiti che superano tale cifra, è necessaria una garanzia sotto forma di privilegio speciale. Ci sono due programmi di finanziamento disponibili, con diverse strutture di costi e regimi di aiuto, a seconda se l’azienda è stata fondata da meno di 3 anni o tra 3 e 5 anni. I piani di investimento presentati da aziende che non superano i 36 mesi di età possono includere spese ammissibili fino a 1.500.000 euro. In questo massimale, può essere incluso anche un importo destinato a coprire le necessità di capitale circolante, come le spese per materie prime, servizi essenziali per l’attività aziendale e l’uso di beni di terzi, purché sia giustificato nel piano d’impresa e non superi il 20% delle spese di investimento. Per le aziende con un’età compresa tra 36 e 60 mesi, il totale delle spese ammissibili non può eccedere 3.000.000 euro. Tali piani di investimento devono essere completati entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento.

Come presentare domanda

Per presentare domanda e accedere al programma Oltre nuove imprese a tasso zero, è possibile visitare il sito del Ministero dello sviluppo economico e seguire le istruzioni per la presentazione della domanda di agevolazione.

Smart Money

Smart Money rappresenta una significativa risorsa per le startup innovative che ambiscono a perfezionare il loro progetto imprenditoriale, ricorrendo ai servizi avanzati offerti da incubatori di startup, acceleratori, innovation hub, e altri enti abilitati. L’obiettivo di questa iniziativa è assistere queste imprese nel prepararsi efficacemente per il lancio sul mercato.

A chi è rivolto

Smart Money è rivolto alle startup in fase pre-seed o seed che cercano di sfruttare l’expertise dei vari attori dell’ecosistema dell’innovazione. Questi imprenditori possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se ricevono investimenti di capitale di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels, per finanziare i loro piani di sviluppo.

Cosa finanzia

Le spese finanziate da Smart Money includono l’acquisizione di servizi specialistici che aiutano le imprese a definire e sviluppare i loro progetti imprenditoriali. Il programma si articola in due fasi: la Fase 1, ormai quasi completata, offre un contributo a fondo perduto che può arrivare fino a 10.000 euro, coprendo fino all’80% delle spese. La Fase 2, invece, è riservata alle startup che hanno completato con successo la Fase 1 e prevede un secondo contributo a fondo perduto se i progetti hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels per finanziare i loro piani di sviluppo. Il contributo a fondo perduto è pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite di 30.000 euro.

Come presentare domanda

Per presentare domanda per la Fase 2 di Smart Money, le startup devono aver completato la Fase 1 e ricevuto o essere in procinto di ricevere un investimento nel capitale di rischio da parte di un attore dell’ecosistema dell’innovazione abilitato. In tal caso, possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio per un massimo complessivo di 30 mila euro.

Maggiori dettagli su come presentare domanda possono essere trovati sul sito ufficiale di Invitalia.

Fondo Impresa Femminile

Il Fondo Impresa Femminile è un’importante iniziativa lanciata dal Ministero dello Sviluppo Economico che ha l’obiettivo di supportare la creazione, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili. Questo è raggiunto attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, il tutto supportato da una dotazione finanziaria complessiva di circa 200 milioni di euro, derivante sia da risorse del PNRR per le startup che dalla legge di bilancio 2021.

Gli obiettivi del Fondo sono molteplici e si sviluppano in diverse fasi. Nella sua prima fase, il Fondo prevede l’apertura di sportelli online e l’attivazione di azioni per favorire l’accompagnamento, la formazione e la valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne. Inoltre, il Fondo mira a sostenere investimenti in vari settori, tra cui industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.

A chi è rivolto

Il Fondo Impresa Femminile è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione, sia già costituite che di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane. Anche le persone fisiche possono presentare una domanda, impegnandosi a creare una nuova impresa in caso di ammissione alle agevolazioni. Vi sono quattro tipologie di imprese femminili che possono accedere al Fondo: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne, imprese individuali con titolare donna, lavoratrici autonome con partita IVA.

Cosa finanzia

Il Fondo finanzia diverse categorie di progetti, variando in base alla dimensione dell’impresa e alla sua età. Per le nuove imprese, o quelle costituite da meno di 12 mesi, è possibile presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro, con un contributo a fondo perduto che varia in base alla dimensione del progetto. Per le imprese attive da più di 12 mesi, il Fondo prevede progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare quelle esistenti, con un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero.

Come presentare domanda

La presentazione della domanda avviene attraverso la piattaforma online di Invitalia, secondo un processo che prevede una prima fase di compilazione e un successivo invio della domanda, attivato in funzione delle date di apertura dello sportello. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del MISE.

Scopri gli altri bandi e finanziamenti per l’imprenditoria femminile.

founder di startup presenta al suo team il business plan per accedere a contributi a fondo perduto per startup

Fondo Imprese Creative

Il Fondo Imprese Creative è una risorsa finanziaria nazionale destinata a sostenere progetti nel settore culturale e creativo. Questa iniziativa è rivolta a micro, piccole e medie imprese, sia nuove che già avviate. Il Fondo si divide in due parti principali: CAPO II, con una dotazione finanziaria di 26,8 milioni di euro, e CAPO III, con una dotazione di 9,6 milioni di euro, quest’ultimo pensato per le imprese di qualsiasi settore che desiderano acquisire un supporto specialistico nel settore creativo.

Gli obiettivi di questo Fondo includono la promozione della creazione, sviluppo e consolidamento delle imprese creative, supportando progetti fino a 500.000 euro, che coprono sia le spese di investimento che il capitale circolante. Tali progetti devono essere realizzati entro un periodo di 24 mesi.

A chi è rivolto

Il Fondo è dedicato alle micro, piccole e medie imprese creative, con l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario significativo per i loro progetti. Tra le spese finanziabili ci sono impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica, componenti hardware e software, brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Si possono finanziare anche opere murarie, purché non superino il 10% del programma complessivamente considerato ammissibile.

Cosa finanzia

Le agevolazioni offerte dal Fondo Imprese Creative includono un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa, e un contributo a fondo perduto, anch’esso fino al 40% della spesa ammessa. Le imprese devono finanziare con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.

Come presentare domanda

A causa dell’elevato numero di domande, le risorse finanziarie del Fondo Imprese Creative sono esaurite. Pertanto, lo sportello per la presentazione delle domande è stato chiuso alle ore 17:00 del 5 luglio 2022, come previsto dal Decreto Interministeriale del 19 novembre 2021 e dalla Circolare Direttoriale del 30 maggio 2022.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del Ministero.

Cultura Crea 2.0

Cultura Crea 2.0 è un’importante iniziativa promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia, progettata per sostenere la nascita e l’espansione di imprese e iniziative senza scopo di lucro nell’industria culturale, creativa e turistica, con particolare focus sulle regioni della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’iniziativa mira a valorizzare le risorse culturali di queste regioni, ed è un pilastro del Programma Operativo Nazionale (PON) “Cultura e Sviluppo” 2014-2020. Il fondo attuale per questa iniziativa ammonta a circa 54 milioni di euro.

Gli obiettivi di Cultura Crea 2.0 sono ampi e variegati, volti a sostenere startup, imprese consolidate, imprese sociali e reti d’impresa. Questo include l’incoraggiamento alla creazione di nuove imprese nel settore culturale, creativo e turistico, la crescita e l’integrazione di imprese già consolidate in questi settori, e il sostegno a enti del terzo settore nelle loro attività legate alla gestione di beni, servizi e attività culturali.

A chi è rivolto

Cultura Crea 2.0 è rivolta principalmente alle micro, piccole e medie imprese (PMI) operanti nei settori culturali e creativi. I team di persone che aspirano a formare una società, così come le entità del terzo settore che intendono realizzare i loro progetti di investimento nelle regioni target, sono altresì idonei a fare domanda.

Cosa finanzia

Il fondo finanzia progetti fino a 400.000 euro, compresi quelli legati alla creazione o introduzione di prodotti o servizi innovativi in aree come la conoscenza, la conservazione, la fruizione e la gestione nell’ambito dell’industria culturale. Questo potrebbe includere lo sviluppo o l’applicazione di nuove tecnologie, processi o metodi per la creazione, conservazione e gestione del patrimonio culturale.

Le agevolazioni offerte sono strutturate in due parti: un finanziamento agevolato a tasso zero che copre fino al 40% della spesa ammessa e un contributo a fondo perduto che copre fino al 40% della spesa ammessa. Queste percentuali possono essere incrementate al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o che hanno ottenuto un rating di legalità. Ogni impresa beneficiaria è tenuta a finanziare con risorse proprie la parte di investimenti non coperta dalle agevolazioni.

Come presentare domanda

Per presentare domanda, è necessario accedere alla piattaforma informatica di Invitalia utilizzando un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) e compilare la domanda online, caricare il business plan e gli allegati necessari. È inoltre necessario avere una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) per completare la procedura di presentazione della domanda. Il processo di valutazione si basa sull’ordine cronologico di arrivo delle domande e si conclude entro 60 giorni dalla presentazione. Per ulteriori dettagli, si consiglia di consultare il sito di Invitalia alla pagina dedicata a Cultura Crea 2.0.

Resto al Sud

Resto al Sud è un programma incentivo progettato per stimolare lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e professionali nelle regioni meridionali dell’Italia, tra cui Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Estende anche il suo sostegno alle aree colpite dal terremoto nel Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Il programma è aperto a individui tra i 18 e i 55 anni, con un fondo disponibile di 1,25 miliardi di euro.

A chi è rivolto

L’obiettivo di Resto al Sud è creare opportunità di sviluppo economico e occupazionale in queste regioni. Questo si realizza sostenendo la creazione e l’espansione di imprese nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, nonché fornendo servizi alle imprese e alle persone, promuovendo il turismo e il commercio, e supportando attività professionali sia individuali che societarie. Si noti che le attività agricole non sono eleggibili per il finanziamento.

Cosa finanzia

Resto al Sud offre un sostegno finanziario completo fino a 50.000 euro per richiedente, con un limite massimo di 200.000 euro per le società composte da quattro soci. Per le imprese individuali, il limite di finanziamento è di 60.000 euro. Inoltre, il programma prevede un contributo a fondo perduto per supportare il fabbisogno di circolante, che ammonta a 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali individuali, e fino a 40.000 euro per le società.

Come presentare domanda

Le domande per Resto al Sud devono essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma web di Invitalia. I candidati devono possedere un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata, compilare online la domanda e caricare il business plan e gli allegati. È necessario avere una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) per completare la procedura di presentazione della domanda. Dopo l’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Per ulteriori dettagli, visitate il sito di Invitalia.

Italia Start Up Visa

Italia Start Up Visa è un programma straordinario promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di attrarre talenti internazionali e innovazione nel paese. Il programma è specificamente progettato per gli imprenditori provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea, che desiderano lanciare una nuova startup innovativa in Italia, sia individualmente che come team.

Il programma offre ai candidati la possibilità di richiedere un visto d’ingresso di un anno per lavoro autonomo in Italia attraverso una procedura digitale veloce e gratuita. Da quando è stato istituito, Italia Start Up Visa ha ricevuto oltre 500 candidature da imprenditori provenienti da più di 50 paesi diversi non appartenenti all’UE, dimostrando il suo successo nell’attirare nuovi talenti imprenditoriali in Italia.

Inoltre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha esteso la procedura semplificata offerta dal programma Italia Start Up Visa attraverso il programma Startup Hub. Quest’ultimo è pensato per i cittadini non appartenenti all’UE che già risiedono in Italia con un regolare permesso di soggiorno e che desiderano avviare una startup innovativa rimanendo nel paese.

Per ulteriori dettagli sul programma, visitate il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Incentivi de Minimis per Startup e PMI innovative

Gli Incentivi de Minimis per Startup e PMI innovative sono una misura di sostegno economico destinata a incentivare gli investimenti nel capitale di rischio di startup e PMI innovative.

Cos’è

Si tratta di un incentivo fiscale che consente alle persone fisiche di beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% sugli investimenti effettuati nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative. L’incentivo è disciplinato dal Regolamento “de minimis” (Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013) e dalle modalità di accesso definite dal Decreto interministeriale del 28 dicembre 2020.

L’obiettivo dell’incentivo è incentivare gli investimenti privati nelle startup e PMI innovative, offrendo un sostegno economico sotto forma di detrazione fiscale. Questo può aiutare le nuove imprese innovative a ottenere il finanziamento necessario per avviare e sviluppare la loro attività.

A chi è rivolto

L’incentivo è destinato a tutte le persone fisiche che intendono investire nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative.

Come funziona

L’incentivo funziona come una detrazione IRPEF del 50% sull’investimento effettuato. L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investono prevalentemente in startup innovative o PMI innovative. Per gli investimenti in startup innovative, l’investimento agevolabile è fino a 100.000 euro per ciascun periodo di imposta, mentre per le PMI innovative è fino a 300.000 euro (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).

Come presentare domanda

Prima di effettuare l’investimento, il legale rappresentante della startup innovativa o della PMI innovativa deve presentare una richiesta sulla piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e PMI innovative”. Per maggiori dettagli, si può visitare il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Scopri tutte le agevolazioni fiscali per le startup innovative.

Estrazione dei Talenti della Regione Puglia: Il tuo futuro in una startup inizia qui!

All’interno del panorama delle iniziative a supporto delle startup, spicca il bando Estrazione dei Talenti della Regione Puglia, promulgato dalla Regione Puglia e A.R.T.I. Diversamente da altri programmi presentati in questo articolo, questo bando non elargisce finanziamenti, ma è un trampolino di lancio per l’incubazione di idee innovative, a disposizione di startupper provenienti da tutta Italia. Le 25 Factory coinvolte offrono risorse, mentorship e un ambiente stimolante per crescere. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale del bando Estrazione dei Talenti.

Vuoi scoprire quali altri finanziamenti ed opportunità potrebbero essere disponibili per il supporto e la crescita della tua start up? La nostra consulenza finanziaria per start up offre un approccio personalizzato sulle esigenze della tua impresa. Contattaci oggi e troveremo il bando che fa per te!

Finanziamenti Europei a Fondo Perduto

Oltre ai finanziamenti statali, i finanziamenti Europei a fondo perduto rappresentano un’importante risorsa per le startup e le PMI innovative. In particolare, l’Unione Europea, attraverso il programma Horizon Europe, offre numerosi incentivi, tra cui spicca il Green New Deal.

Cos’è il Green New Deal

Il Green New Deal è un’iniziativa che supporta con finanziamenti la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito della transizione ecologica e dell’economia circolare, in linea con gli obiettivi del Green New Deal italiano.

Obiettivi

Il Green New Deal mira a sostenere la decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare, la riduzione dell’uso della plastica e la sua sostituzione con materiali alternativi, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, e l’adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

A chi è rivolto

L’iniziativa è rivolta a imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigianali, di servizi all’industria e centri di ricerca. Le imprese possono presentare progetti singolarmente o in collaborazione con altre entità.

Cosa finanzia

Il Green New Deal finanzia le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo. Le attività devono essere orientate verso la creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, o al miglioramento significativo di quelli esistenti, in coerenza con gli obiettivi del Green New Deal italiano.

Come presentare domanda

Per accedere ai finanziamenti del Green New Deal, le imprese devono essere ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca). Per maggiori dettagli, è possibile visitare il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

due co founder rivedono al computer la domanda di partecipazione a finanziamento a fondo perduto per la loro startup

Cosa si può fare con i finanziamenti a fondo perduto per start up?

Grazie ai finanziamenti a fondo perduto, una start up ha la possibilità di affrontare una serie di spese fondamentali per il suo lancio e sviluppo. Le spese ammissibili possono variare a seconda del bando specifico, ma offrono spesso un’ampia gamma di opportunità.

I fondi possono essere utilizzati per coprire una varietà di costi legati alla creazione e alla crescita di un’impresa. Questi possono includere, ad esempio, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, l’acquisto di attrezzature o di tecnologie avanzate, la formazione del personale, l’implementazione di strategie di marketing e comunicazione e l’acquisto o la ristrutturazione di locali aziendali.

Inoltre, le somme erogate dai diversi bandi possono essere notevoli, fornendo un impulso significativo all’avvio e alla crescita della start up. Tuttavia, è importante ricordare che la generosità del finanziamento varierà in base al bando specifico e al tipo di progetto presentato.

Ci sono innumerevoli idee di start up che possono essere finanziate con i contributi a fondo perduto. Questi possono spaziare da innovazioni nel settore tecnologico, a soluzioni sostenibili nel campo dell’energia, fino a progetti di economia sociale e solidale.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto per start up in Italia?

Molti startupper si chiedono come accedere ai finanziamenti a fondo perduto per start up in Italia: l’accesso a tali finanziamenti può infatti sembrare complicato, ma seguendo alcuni passaggi chiave, il processo può diventare più gestibile.

Innanzitutto, è importante identificare il bando o il programma di finanziamento più adatto alle proprie esigenze. I bandi sono spesso pubblicati su siti istituzionali o portali dedicati all’innovazione e all’imprenditorialità. Ognuno di essi avrà requisiti specifici relativi al tipo di progetto ammissibile, al settore di attività, alle dimensioni dell’impresa e a altre caratteristiche.

Una volta individuato il bando, è essenziale leggere attentamente tutte le informazioni disponibili e capire i criteri di eleggibilità. A questo punto, la start up dovrà preparare una domanda completa e convincente, che spieghi chiaramente il progetto e dimostri come risponde ai criteri del bando.

In termini di documentazione, potrebbe essere richiesto di fornire una serie di documenti, tra cui: piani di business dettagliati, bilanci, proiezioni finanziarie, curriculum vitae dei membri del team, e in alcuni casi, prototipi o altre dimostrazioni del prodotto o del servizio. E’ importante verificare attentamente quali documenti sono richiesti e assicurarsi di avere tutto il necessario prima di presentare la domanda.

Infine, è bene ricordare che la presentazione di una domanda non garantisce l’accesso al finanziamento. Le domande sono spesso valutate da una commissione che sceglie i progetti più promettenti e in linea con gli obiettivi del bando. Per questo motivo, è essenziale presentare una domanda forte e ben argomentata, che evidenzi il valore e il potenziale della start up.

In conclusione, accedere ai finanziamenti a fondo perduto per start up in Italia richiede una preparazione attenta, una buona dose di pazienza e un’idea imprenditoriale forte e innovativa. Ma con la giusta determinazione, è un obiettivo assolutamente raggiungibile.

SprintX, l’incubatore certificato dal MISE è specializzato nell’accompagnamento ai bandi di start up e imprese innovative: contattaci, ti aiuteremo nella ricerca dei finanziamenti adatti al tuo progetto.

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