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Startup Fundraising: Significato e Come Farlo

23 Giugno 2023

Come funziona il fundraising per startup, tipi, strategie e piattaforme

Il fundraising è per una startup un processo fondamentale: la raccolta fondi è infatti una vera e propria necessità per coloro che vogliono trasformare una grande idea in un’impresa di successo. Lo startup fundraising può sembrare un’impresa ardua, specie per chi è alle prime armi e non si è mai dedicato alla ricerca di finanziamenti per lo sviluppo di un progetto imprenditoriale. In questo articolo vogliamo sottolineare come la raccolta fondi sia accessibile a tutti coloro che hanno una grande idea di startup e la determinazione e passione di realizzarla: vedremo cosa si intende per fundraising in ambito startup, e forniremo preziosi consigli su come avviare una campagna di raccolta fondi per il kickstart della tua impresa.

startupper discutono con uno startup advisor per iniziare una campagna di fundraising

Startup fundraising: cos’è

Prima di delineare come strutturare una campagna di raccolta fondi, è importante comprendere cosa si intende per fundraising quando si parla di startup.

Il fundraising è infatti un processo ampiamente diffuso nel contesto degli affari, ma assume un significato particolare quando si parla di startup. In generale, si riferisce alla raccolta di fondi da parte di un’organizzazione, che può essere sia a scopo di lucro che no profit. Nel contesto delle startup, il fundraising assume un ruolo fondamentale per sostenere il finanziamento iniziale e lo sviluppo della giovane impresa.

Le startup hanno diversi obiettivi nel perseguire il fundraising. Oltre alla raccolta di capitali per finanziare l’avvio o l’espansione delle attività, attraverso il processo di fundraising, le startup possono creare importanti reti di contatti e relazioni, acquisire competenze specializzate da parte dei finanziatori, guadagnare visibilità sul mercato e costruire una reputazione solida. Pertanto, molte startup si avvalgono del fundraising come strategia per crescere in modo sostenibile.

Tuttavia, va sottolineato che il fundraising per una startup può rivelarsi un processo complesso e delicato, che richiede competenze specifiche e un’attenta pianificazione. Gli startupper hanno due opzioni: possono affidarsi a professionisti del settore, noti come fundraiser, che possiedono competenze specifiche nella raccolta fondi per le startup, oppure possono imparare a strutturare una campagna di fundraising nel modo giusto. Entrambe le opzioni richiedono una pianificazione accurata e una comprensione approfondita del contesto finanziario e delle dinamiche del settore.

Chi è e cosa fa un fundraiser?

I fundraiser sono figure chiave nello startup fundraising, proprio perché spesso i founder di startup non hanno alle spalle un’esperienza tale o una rete di contatti che consenta loro di strutturare una campagna di raccolta fondi di successo.

Questo professionista ha il compito di organizzare e gestire la raccolta fondi, lavorando a stretto contatto con gli startupper. Il fundraiser ha una conoscenza approfondita del settore in cui opera la startup, esperienza nella ricerca di investitori e finanziamenti, un network di contatti importante e competenze specifiche, come la capacità di valutare i progetti e di presentarli in maniera efficace ai potenziali finanziatori.

Spesso, il fundraiser è un consulente che fa parte di un incubatore o di un acceleratore di startup, organizzazioni che supportano lo sviluppo delle startup offrendo servizi di consulenza, formazione e, appunto, fundraising. Grazie alla sua esperienza e alle sue competenze, il fundraiser può fare la differenza nel successo di una campagna di fundraising per una startup.

Quali sono i tipi di fundraising per startup?

Nell’ambito del startup fundraising, esistono diversi approcci che gli startupper possono adottare per raccogliere i fondi necessari. Ecco alcuni dei metodi più comuni:

  • Campagne di fundraising: Queste sono campagne specifiche in cui si definisce un obiettivo di raccolta fondi e si lavora per raggiungerlo. Spesso, le campagne di fundraising vengono lanciate in occasione di eventi specifici o momenti chiave della vita della startup.
  • Eventi di raccolta fondi: Possono essere una strategia efficace per coinvolgere la comunità e raccogliere fondi. Si tratta di organizzare eventi che possono variare da cene di beneficenza a tornei sportivi, dove i partecipanti contribuiscono alla causa donando fondi.
  • Sponsorship: Le sponsorizzazioni coinvolgono l’acquisto di visibilità da parte di un’azienda o di un individuo in cambio di un sostegno finanziario.
  • Crowdfunding: Questo metodo, che sfrutta la potenza delle piattaforme online, permette di raccogliere piccole somme da un grande numero di persone. È un ottimo modo per testare l’interesse del mercato e coinvolgere la comunità nell’avventura della startup.
  • Family, Friends, and Fools (3F): Questo metodo si basa sul sostegno finanziario di familiari, amici e persone che credono nel progetto, anche se non hanno una conoscenza approfondita del settore. È uno dei metodi più comuni nelle prime fasi di vita di una startup.

La scelta del metodo di fundraising startup più adatto dipende da diversi fattori, tra cui la fase di sviluppo della startup, la sua natura e il suo mercato di riferimento.

Differenza tra fundraising e crowdfunding

Spesso in molti fanno confusione tra fundraising per startup e crowdfunding. Sebbene entrambi si riferiscano a metodi di raccolta di fondi, ci sono differenze significative tra i due:

  • Il fundraising è un processo più ampio e può includere una varietà di metodi, come eventi di raccolta fondi, sponsorizzazioni, e richieste di finanziamenti a investitori istituzionali o ad individui ad alto reddito. Questo processo può richiedere una strategia complessa e un notevole investimento di tempo e risorse.
  • Il crowdfunding, in particolare l’equity crowdfunding, d’altro lato, è una forma di raccolta fondi che sfrutta la potenza di Internet per ottenere piccole somme da un grande numero di persone, solitamente attraverso piattaforme online dedicate. Questa forma di fundraising per startup è generalmente più accessibile e può essere utilizzata da chiunque, indipendentemente dalle risorse a disposizione o dalle competenze specifiche.
startupper mostra dati e grafici per promuovere la sua campagna di fundraising per la propria startup

Come scegliere il giusto metodo di raccolta fondi per la tua startup?

Nel percorso dello startup fundraising, una delle domande fondamentali è: come scegliere il giusto metodo di raccolta fondi per la tua startup? La risposta varia in base alla struttura e agli obiettivi specifici della tua startup. Ecco alcuni fattori chiave da considerare per fare la scelta giusta:

  • Obiettivi: Identifica gli obiettivi chiari che vuoi raggiungere con la raccolta fondi. Non si tratta solo di denaro, potrebbe essere anche fare rete, guadagnare visibilità o acquisire nuove competenze.
  • Target: Chi sono i potenziali investitori o donatori per la tua startup? Dovrai scegliere il metodo di raccolta fondi che risuona meglio con il tuo pubblico di riferimento.
  • Tempo: Quanto tempo hai a disposizione per la raccolta fondi? Alcuni metodi, come la creazione di un evento di raccolta fondi, possono richiedere molto tempo, mentre altri, come il crowdfunding, potrebbero essere più veloci.
  • Risorse: Quali risorse hai a disposizione per la raccolta fondi? Questo può includere tempo, denaro, competenze, network, ecc.

Una volta deciso il metodo di fundraising startup più adatto alle tue esigenze, il passo successivo sarà dunque strutturarlo correttamente, e ne parleremo nei prossimi paragrafi.

Startup fundraising checklist: come fare una raccolta fondi?

Progettare una strategia efficace di startup fundraising non è un compito semplice. Come fare una raccolta fondi richiede tempo, passione per il tuo progetto, coraggio nel chiedere investimenti e una dose considerevole di pazienza. Tuttavia, una checklist ben strutturata può aiutare a navigare attraverso questo processo complesso. Ecco gli step principali:

  • Definire gli obiettivi di fundraising
  • Identificare il tuo target di investitori o donatori
  • Strutturare la campagna di fundraising per la startup
  • Definire la linea di comunicazione e promuovere la campagna
  • Utilizzare il proprio network e non aver paura di chiedere soldi

Ricorda, questi step rappresentano una linea guida generale, e ogni startup potrebbe necessitare di personalizzazioni in base al proprio contesto specifico. Di seguito approfondiremo nel dettaglio come strutturare alcuni di questi step, fornendovi dei consigli utili per non farvi trovare preparati di fronte a possibili investitori o donatori.

Definire gli obiettivi

Il primo passo per iniziare una campagna di fundraising per la tua startup è definire chiaramente gli obiettivi. Questi dovrebbero essere ben ponderati, misurabili e realistici. Gli obiettivi possono variare: ad esempio, potrebbe essere necessario raccogliere fondi per sviluppare un nuovo prodotto, per ampliare la squadra o per una campagna di marketing. Allo stesso tempo, può essere utile stabilire una quantità specifica di fondi da raccogliere, oltre a definire il tempo in cui si desidera raggiungere tale obiettivo.

Parallelamente, è fondamentale capire quali risorse sono già a disposizione. Ciò include non solo il capitale esistente, ma anche le risorse umane, il tempo e le competenze che possono essere utilizzate per facilitare il processo di fundraising. Ad esempio, se la tua startup ha già un team di marketing forte, questo potrebbe essere utilizzato per promuovere efficacemente la tua campagna di raccolta fondi. Al contrario, se la tua squadra manca di competenze specifiche, potrebbe essere necessario cercare l’assistenza esterna o formare il personale esistente.

Individuare i finanziatori

Un altro aspetto fondamentale nel processo di startup fundraising è individuare i potenziali investitori o donatori. Questo può includere una serie di entità diverse, come investitori angel, società di venture capital, incubatori, acceleratori, o anche famiglia, amici e contatti professionali (“family, friends and fools” o 3F). Potrebbe essere anche utile esplorare le opportunità di crowdfunding.

Ogni tipo di finanziatore di startup ha esigenze, obiettivi e aspettative diverse, proprio come un cliente target nel marketing. È quindi fondamentale capire chi sono i tuoi potenziali finanziatori, cosa cercano in una startup e come preferiscono essere approcciati. Questo ti permetterà di strutturare la tua campagna di fundraising in modo da rispondere ai loro bisogni, massimizzando così le tue possibilità di successo. È poi fondamentale avere uno startup pitch efficace e d’impatto. Un’analisi approfondita del tuo pubblico target di finanziatori può fare la differenza tra una campagna di fundraising di successo e una che non raggiunge i suoi obiettivi.

Strutturare la campagna di fundraising per la startup

Una volta identificati i potenziali finanziatori, è il momento di strutturare la campagna di fundraising per la tua startup. Questo richiede la definizione di un piano d’azione dettagliato, che dovrà rispondere a una serie di domande cruciali.

Innanzitutto, devi chiarire come saranno utilizzati i fondi che sperate di raccogliere. Gli investitori vorranno sapere come il loro denaro aiuterà la tua startup a raggiungere i suoi obiettivi, che si tratti di sviluppare un nuovo prodotto, espandere il team, o entrare in nuovi mercati.

Inoltre, dovrai spiegare cosa ne ricavano gli investitori dal finanziare la tua startup. Questo potrebbe includere un ritorno finanziario, una quota di proprietà, o altri benefici.

Infine, è importante delineare come avverrà la raccolta di fondi. Che si tratti di una campagna di crowdfunding, di un evento di raccolta fondi, o di incontri uno-a-uno con potenziali investitori, il modo in cui presenti la tua richiesta di finanziamento può avere un impatto significativo sul suo successo. Questa fase richiede una pianificazione attenta e strategica, per assicurarti che la tua campagna di fundraising sia efficace e raggiunga i suoi obiettivi.

Definire la linea di comunicazione e promuovere la campagna

L’ultimo passo cruciale nel preparare la tua campagna di fundraising per startup è definire la linea di comunicazione. Questa fase è fondamentale per garantire che il tuo messaggio raggiunga efficacemente i potenziali investitori.

Una strategia di comunicazione ben definita dovrebbe chiarire come presenterai la tua startup e i suoi obiettivi ai potenziali investitori. Questo include la scelta del tono di voce, la creazione di un narrativa coinvolgente e la definizione di punti chiave da sottolineare durante le interazioni con i finanziatori.

Inoltre, è importante avere un piano per come e quando comunicherai con i potenziali investitori. Ciò potrebbe includere l’invio di aggiornamenti regolari, l’organizzazione di incontri o eventi, e l’utilizzo di vari canali di comunicazione come e-mail, social media, e riunioni in persona.

Ricorda, la chiave per una comunicazione efficace è la coerenza. Assicurati che il tuo messaggio sia coerente attraverso tutti i tuoi canali di comunicazione, e che rifletta accuratamente la tua visione e i tuoi obiettivi come startup. Questo ti aiuterà a costruire fiducia e credibilità con i potenziali investitori.

Utilizzare il proprio network e non aver paura di chiedere soldi

Nelle attività di fundraising per la tua startup, utilizzare il proprio network può rivelarsi un’arma preziosa. Gli investitori potenziali possono essere trovati in molteplici ambienti: dai social network professionali come LinkedIn, a eventi di networking dedicati all’innovazione, passando per piattaforme di crowdfunding specifiche per le startup.

Oltre a ciò, non esitare a raggiungere direttamente investitori o fondi di investimento. Sfrutta le tue relazioni esistenti e sii proattivo nel coltivare nuove connessioni. Ricorda, non stai solo cercando capitali: gli investitori possono fornirti competenze, consigli ed esperienza che potrebbero essere inestimabili per la crescita della tua startup.

Infine, è fondamentale superare qualsiasi esitazione nel chiedere finanziamenti. Ricorda che stai offrendo un’opportunità di investimento e non stai mendicando denaro. Quindi, sii audace, chiaramente preparato, e non aver paura di fare la richiesta di investimento quando è il momento giusto.

startupper presenta la propria campagna di fundraising per startup ai propri cofounder

Conclusioni

I processo di fundraising per startup rappresenta una componente fondamentale e spesso impegnativa nella crescita di un’impresa nascente. Questo percorso richiede una pianificazione meticolosa, una comunicazione efficace, l’uso strategico del proprio network e, soprattutto, il coraggio di chiedere finanziamenti.

Molte startup possono trovare vantaggioso seguire un corso di fundraising specifico o affidarsi a piattaforme di fundraising specializzate, che possono fornire strumenti e risorse utili per navigare questo processo. Nonostante le sfide, ricorda che una campagna di raccolta fondi di successo può accelerare notevolmente la tua startup, portandola a nuovi livelli di crescita e innovazione.

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