Eccoci tornati con la nostra rubrica “Spazio alle Startup” !
La startup che abbiamo intervistato e vi presentiamo oggi è Hormoon, un brand di cosmetica che attraverso i suoi prodotti aiuta a sincronizzare la skincare con le fluttuazioni ormonali.
Ma facciamoci raccontare tutto da una delle sue founder, Fabrizia Grimaldi.
Qui di seguito trovate l’intervista completa realizzata per “Spazio alle Startup”, una rubrica pensata per dare spazio al racconto e alla presentazione della propria idea di business.
Partiamo subito con un breve Pitch in cui ci presenti la tua startup : Hormoon.
La FFCosmetics nasce nel 2021 ed è la startup tecnologica a indirizzo cosmetico che proprio in quell’anno lancia Hormoon, il primo brand di skincare che cura la pelle sincronizzandola con le fluttuazioni ormonali femminili, dal ciclo mestruale fino alla menopausa, passando per gravidanza e allattamento.
Fino ad oggi non esisteva una beauty routine pensata in sincronia con le fluttuazioni ormonali e quindi con il benessere fisiologico femminile.
Hormoon nasce con quattro prodotti e con un protocollo testato dalla Università di Ferrara, che ne ha dimostrato l’efficacia dal punto di vista di aumento dell’idratazione, di aumento dell’elasticità e di diminuzione della produzione di sebo.
Con i nostri prodotti andiamo ad intervenire su problematiche molto importanti a livello cutaneo, che sono stimolate e influenzate da ormoni quali estrogeno, progesterone e testosterone.
Le founder di questo progetto sono due, io, Fabrizia Grimaldi, e la mia socia Francesca Peggion e siamo due dottoresse farmaciste cosmetologhe. Abbiamo avviato questo progetto proprio perché crediamo che sia importante cercare di dare alla propria pelle il prodotto giusto nel periodo giusto.
Hai mai dovuto cambiare rotta durante il percorso e, quindi, fare Pivot?
In piccola parte posso rispondere di sì.
Noi siamo partite un po’ in maniera incosciente. Sapevamo che nel settore cosmetico un progetto del genere mancava.
Stavamo studiando il mercato, lavorando proprio nel settore cosmetico già da sette anni. Però inizialmente ci siamo concentrate, proprio da farmaciste, sull’efficacia del prodotto, sulla qualità del prodotto, quasi un po’ trascurando quello che doveva essere invece il modello di business.
Quindi in maniera del tutto innocente e incosciente siamo partite con un e-commerce, sapendo in realtà pochissimo di quelle che potevano essere proprio le dinamiche di un e-commerce, pensando che la vendita diretta potesse essere molto più semplice e immediata.
Cosa ti fa svegliare ogni giorno con la voglia di lavorare alla tua idea?
Noi crediamo nel bisogno di conoscerci.
Noi donne molto spesso non sappiamo come funzioniamo, non sappiamo che determinati ormoni, non solo quelli sessuali, regolano tantissimi meccanismi del nostro corpo.
Da questo punto di vista bisogna avere un attimo di attenzione in più verso se stessi.
Il nostro è un progetto molto ambizioso, che però ci spinge ad alzarci la mattina e a dire “Andiamo avanti!”
Quali sono gli obiettivi futuri della tua startup?
Ad oggi il nostro team è ancora molto piccolo, siamo io e Francesca e ovviamente abbiamo una serie di collaboratori esterni che fanno parte della famiglia Hormoon. Però uno dei nostri obiettivi interni è quello di riuscire ad ampliare il team in termini di numeri.
Come progetto, invece, ci piacerebbe essere ancora più specifiche, più mirate, proponendo sul mercato prodotti verticali sulle altre fasi.
Il completamento del progetto, poi, vede anche lo sviluppo di un’applicazione tecnologica, che ci permetta di mettere in correlazione sia il monitoraggio sia la formazione.
Ad oggi stiamo facendo tantissima formazione e informazione sui nostri canali e farlo con un’applicazione tecnologica ci permetterebbe ovviamente di essere molto più scalabili e soprattutto di arrivare ad una più vasta platea di utenti.
I vostri prodotti sono già online e sul mercato. Raccontami, come sta andando?
Sta andando molto bene.
Stiamo ricevendo tantissima soddisfazione, soprattutto perché abbiamo una grandissima percentuale di riordini.
Continuiamo a mantenere una costante del 40% di riordini da quando abbiamo aperto, e questo ci fa capire quanto l’efficacia di quello che stiamo facendo è riconosciuta non solo da noi, ma anche da chi sta provando e da chi si sta avvicinando a questo tipo di cosmetica.
Se potessi dare un consiglio, ad un giovane startupper, un giovane imprenditore che sta facendo i suoi primi passi in questo grande mondo, quale consiglio daresti?
Il primo consiglio spassionato sicuramente è quello di non mollare!
Le difficoltà saranno e sono tuttora all’ordine del giorno, ma all’inizio ancora di più. Questo perché all’inizio in alcuni casi qualcosa già la si conosce, in altri c’è tutto da imparare.
Il secondo consiglio, è quello di riuscire ad entrare e farsi seguire da progetti come il vostro, da degli incubatori.
Questo fa veramente la differenza.
(Domande Bonus)
Una parola con cui descriveresti SprintX o il suo team di lavoro?
Completo.
Ho avuto piacere di conoscere alcuni di voi e siete veramente un team completo, per ogni esigenza che abbiamo avuto avevate la soluzione, avevate un riferimento con cui confrontarci. Vi faccio davvero i complimenti!
Una parola per descrivere il coordinatore che vi ha seguito durante tutto il percorso?
Esperto.
Nel capire sia come creare un “vestito” giusto per il nostro progetto, sia nel metterci in contatto con a sua volta delle delle persone e delle figure molto esperte.
E invece una parola con cui descriveresti te stessa, come startupper?
Entusiasta.
Sicuramente ci sono delle situazioni che mi fanno dire e pensare “Oddio, ho sbagliato tutto! Ma come come mi è venuto in mente!” (ride)
Però io sono molto entusiasta, sia di quello che faccio sia di aver lasciato il certo per l’incerto, per stare bene.
Ringraziamo Fabrizia per questa intervista, per la disponibilità, per essersi raccontato in maniera così trasparente e per gli ottimi spunti che ci ha dato!
Al prossimo appuntamento con “Spazio alle Startup”!