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Mentor startup: cos’è, cosa fa e perché ogni start up dovrebbe averne uno

9 Giugno 2022

Chi è lo startup mentor, come diventarlo e perché è importante per le startup?

Il mentor per startup è una figura che aiuta uno startupper nell’avviare la sua impresa e nel gestirla nelle prime fasi del suo ciclo di vita. Si tratta di un professionista con esperienza e conoscenza del mondo startup, che si mette a servizio del founder offrendogli supporto e consigli, in particolare quando il progetto incontra ostacoli e momenti di difficoltà. Sono molti gli startupper alle prime armi che si affidano alla credenza che sia sufficiente avere un’idea innovativa e molto coraggio per garantire il successo di un progetto imprenditoriale: in realtà l’esperienza e la capacità di execution dell’idea sono gli asset fondamentali per evitare il fallimento della start up. Proprio per questo gli startup mentor stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore in questo settore: la guida, il mentorship e l’influenza che possono offrire sono apprezzati da molti startupper alla ricerca di una figura di esperienza con cui confrontarsi sulle complessità caratterizzanti dell’ecosistema startup. In questo articolo vedremo chi è un mentor startup, cosa fa per una startup ed il suo founder, e come diventarlo.

startupper e mentor startup lavorano insieme alla definizione del business plan

Chi è il mentor di una startup?

Per definizione, il mentor è un termine a cui viene associato il significato di guida, educatore e punto di riferimento. Mentore nell’Odissea era il personaggio a cui Ulisse affidò suo figlio Telemaco prima di partire per la guerra, e si trasla al mondo delle startup, dove i mentor sono figure professionali che aiutano i founder nell’avviare e gestire la propria impresa, offrendo consigli, supporto nel prendere decisioni e sostegno e motivazione nel cambiare o risollevarsi nei momenti di difficoltà, condividendo non solo la propria esperienza e le proprie competenze, ma spesso anche la propria rete di conoscenze per creare valore per la startup e spronarne la crescita.

Ma chi è, solitamente, il mentor di una startup? Si tratta più spesso di un imprenditore, un manager o un founder, solitamente tra i 40 ed i 50 anni, che ha già raggiunto il successo con la propria attività, ha investito in diverse startup e vuole condividere le proprie competenze e le esperienze ed i consigli che lo hanno forgiato, oppure un professionista all’interno di incubatori e acceleratori per startup o ancora un esperto del mercato in cui vorrebbe operare la startup.

Si tratta dunque di un professionista con un’esperienza alle spalle, in grado di consigliare e guidare con saggezza il più inesperto startupper in modo ausiliario e non autoritario, spronando il team per raggiungere il successo e favorendo il processo di crescita ed innovazione: guidandolo, insomma, nel modo di fare impresa.

Vediamo nel dettaglio cosa fa lo startup mentor per un progetto e come supporta i founder nella crescita.

Cosa fa un mentor di startup?

Il mentor startup svolge dunque il ruolo di guida, educatore e supporto per startupper poco esperti. È bene evidenziare in tal senso il termine “supporto”: lo startup mentor non si sostituisce allo startupper, e non prende in mano le redini dell’impresa, neppure in caso di forti criticità e momenti di difficoltà.

Il mentor di una startup affianca l’imprenditore nel percorso di crescita, spianandogli la strada affinché possa continuare a lungo su tale percorso, spronandolo nel farsi domande, prendere decisioni, condividendo le proprie conoscenze e metodologie, le proprie esperienze nel mondo del corporate, i propri fallimenti e la propria rete di conoscenze, affinché sorgano per il progetto nuove e costanti opportunità, con il vantaggio di non essere emotivamente coinvolto nel progetto ed averne una visione più chiara e distaccata.

Il mentor di una startup non va confuso con altre figure di supporto come i business angel o gli startup advisor, consulenti esterni che si occupano prevalentemente dell’aspetto business. Lo startup mentor ha il compito fondamentale di aiutare lo startupper negli aspetti decisionali e strategici, guidandolo nella definizione ed execution di un business model che sia replicabile e scalabile.

Vediamo in sintesi cosa fa un mentor per una startup:

  • Aiuta nel definire e ottimizzare il business plan della startup. Il suo compito è quello di far comprendere allo startupper l’importanza della struttura dei costi, il tempo occorrente per la realizzazione degli aspetti strategici e la complessità del business;
  • Offre supporto nei momenti di maggiore difficoltà. Il supporto non si limita agli aspetti decisionali ma coinvolge l’aspetto motivazionale e psicologico: lo startup mentor diventa una vera e propria spalla per l’inesperto imprenditore nei momenti di maggiore crisi;
  • Presenta il progetto a possibili investitori. Oltre all’esperienza e alle competenze in suo possesso, è usuale che il mentor aiuti nel trovare gli investitori, mettendo a disposizione anche la propria rete di partners per sostenere il progetto in cui crede;
  • Offre consigli di business e strategia. Grazie alla sua esperienza pregressa e alla maggiore conoscenza del mercato può guidare l’imprenditore ed offrire il suo punto di vista.
  • Supporta nella definizione del business model. Come sappiamo, prima di giungere al prodotto finale, l’MVP dovrà essere oggetto di frequenti pivot per andare incontro alle esigenze del mercato di riferimento. In questo caso l’aiuto del mentor startup faciliterà il processo decisionale nei momenti in cui si dovrà scegliere se proseguire con la strategia pensata o apportare dei cambiamenti;
  • Offre supporto su aspetti e tematiche specifiche. Capita spesso che all’interno di un incubatore per startup, o acceleratore, ci siano diversi mentor con competenze verticali specifiche che potranno fornirti consulenze preziose per il successo del progetto di business.

Una startup ha bisogno di un mentor?

Sono in molti a chiedersi se le startup abbiano realmente bisogno di un mentor che guidi e supporti i founder nel percorso imprenditoriale. Per rispondere a questa domanda basterebbe menzionare la statistica secondo la quale 9 startup su 10 sono destinate a fallire nell’arco di pochi anni dalla loro fondazione.

Le ragioni del fallimento di una startup possono essere molteplici, e molte derivano dall’inesperienza dello startupper: lo startup mentor può aiutare nell’evitare molti errori che diversi imprenditori alle prime armi commettono, spronando all’azione, promuovendo una metodologia agile, aiutando nel prendere decisioni rischiose per raggiungere una certa solidità e sostenibilità.

Una startup necessita di un mentor che abbia visto nel corso della sua carriera, fallire diverse realtà a causa di errori dovuti all’ inesperienza, o che abbia provato il fallimento sulla propria pelle, e sappia quali sono gli errori da evitare. Così, la start up potrà ridurre il rischio di fallimento, contando sul supporto del mentor nei momenti cruciali.


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Quali sono i vantaggi di avere un mentor per la propria startup?

Spesso gli startupper nelle prime fasi della vita del proprio progetto si concentrano sullo sviluppo del prodotto e sulla ricerca di finanziamenti, tralasciando l’importanza che un percorso di incubazione o l’affiancamento da parte di uno startupper hanno nel consolidare la realtà imprenditoriale ed incanalarla nella giusta rotta. Ma quali sono i reali vantaggi nell’avere un mentor per startup e perché gli imprenditori dovrebbero cercarne uno? I benefici che potrebbe apportare la presenza del mentor sono molteplici, ad esempio:

  • Mantenere il focus sul quadro generale del progetto. Capita spesso che lo startupper, essendo impiegato in attività specifiche, perda il focus sul progetto e sull’obiettivo finale. È importante che lo startup mentor lo aiuti a fare un passo indietro e mantenere la concentrazione sugli aspetti fondamentali;
  • Poter contare su una valutazione oggettiva sull’operato della startup. Il mentor potrà garantire una valutazione priva di coinvolgimenti emotivi, esplicitando gli elementi che funzionano e quelli da eliminare o modificare per il raggiungimento degli obiettivi finali. L’essere eccessivamente coinvolti potrebbe rappresentare un fattore di rischio per lo startupper, a causa della sua visione limitata e distorta dovuta alla passione che nutre per il progetto;
  • Essere una preziosa risorsa in grado di motivare l’imprenditore e aiutarlo a mantenere la pazienza. Nei momenti più difficili è facile che lo startupper perda fiducia verso la propria idea di business. Il mentor start up in questo senso rappresenta una figura su cui poter contare quando l’impresa attraverserà momenti burrascosi. Allo stesso modo, anche quando i risultati tarderanno ad arrivare, l’esperienza del mentor servirà a tranquillizzare tutti i componenti del team;
  • Nuove prospettive di crescita. Il mentor può guardare il piano di business da una prospettiva diversa rispetto a quella dell’imprenditore. Così facendo, sarà in grado di intravedere potenziali strade che altrimenti sarebbero rimaste inesplorate e di sfruttare nuove opportunità;
  • Possibilità di sfruttare un network collaudato. Dal momento che i mentor startup sono già coinvolti nel successo della startup, ha senso che permettano di attingere alla loro rete di persone quando se ne presenta la necessità.
MEntor startup e founder di impresa felici per l'accordo siglato

Come scegliere il mentor per startup?

Scegliere il giusto mentor per la propria startup non è semplice: non tutte le figure saranno infatti adatte alla propria impresa, e dunque chiedersi come trovare la persona giusta è più che lecito. Le ragioni per cui non basta affidarsi a qualunque professionista che si professa startup mentor sono diverse: il mentor potrebbe non operare nel settore in cui opera la startup, oppure i suoi valori potrebbero non essere in linea con quelli del founder. Spaziano dunque dal personale al professionale e possono essere critiche nello svilupare un rapporto duraturo e proficuo che porti alla crescita della startup.

Nel ricercare il giusto mentor per la propria startup bisognerebbe accertarsi di rivoglersi ad una figura esperta, che abbia lavorato nello stesso settore in cui l’impresa innovativa vuole operare. In aggiunta, un ottimo plus sarebbe una precedente collaborazione del mentor con start up simili per struttura, piano strategico, campo di lavoro e visione. Se invece ci concentriamo sull’aspetto personale, il mentor startup dovrebbe credere fermamente nel progetto di business per poter garantire il massimo impegno e l’alchimia necessaria per appianare eventuali incomprensioni o attriti. Dovrebbe mostrare fin da subito rispetto e fiducia per lo startupper, oltre ad avere ben chiari i ruoli, ovvero sapere come non sostituirsi all’imprenditore, mantenendo un profilo discreto e limitandosi ad offrire i propri consigli e il supporto necessario.

Quali competenze e caratteristiche deve avere un mentor per startup?

Abbiamo parlato dei fattori di scelta di uno startup mentor relative ai tratti caratteriali: vogliamo ora concentrarci sulle competenze tecniche che ogni professionista dovrebbe avere per qualificarsi come startup mentor. La conoscenza del settore in cui vorrebbe operare la startup e l’esperienza di anni di lavoro nel mondo delle imprese innovative sono due elementi imprescindibili di cui abbiamo già parlato sufficientemente, ma non bastano. Tra le altre, sarà importante che il mentor startup abbia:

  • Già avuto in precedenza esperienze come manager di imprese più strutturate e consolidate;
  • Già ottenuto successi come mentor di startup che si sono rivelate fruttuose e di successo;
  • Già fondato una propria realtà imprenditoriale, meglio se start up;
  • Ottime capacità di analisi e valutazione;
  • Le conoscenze necessarie riguardo ai principali strumenti di business;
  • Capacità nel mantenere, coltivare e allargare un buon network di professionisti del settore.

Si tratta quindi di possedere alcune delle capacità tecniche tra le più importanti per guidare un imprenditore esperto verso la giusta strada per raggiungere gli obiettivi di business. Abbiamo parlato di competenze tecniche, o se vogliamo hard skills, ma se vogliamo soffermarci anche sulle competenze trasversali, o soft skills, che uno startup mentor dovrebbe avere, queste potrebbero essere:

  • Ottime capacità relazionali;
  • Flessibilità e capacità di adattamento;
  • Empatia;
  • Capacità di problem solving;
  • Competenze comunicative;
  • Time management;
  • Capacità organizzative.
Ragazzo startupper e mentor rifletto insieme su come finanziare il progetto

Quanto guadagna un mentor startup?

Purtroppo non esiste una risposta univoca su a quanto ammonti lo stipendio di uno startup mentor. Questo perché tendenzialmente i mentor start up svolgono la loro attività a titolo gratuito o attraverso la forma del work for equity, dove il compenso è decisamente variabile.
Nel primo caso gli startup mentor sono spinti dalla voglia di condividere la propria esperienza e le proprie conoscenze, o dalla possibilità di trarre vantaggi indiretti come:

  • La possibilità di venire in contatto con altri professionisti e imprenditori;
  • Sviluppare ulteriormente il proprio network,
  • Inserire l’esperienza a CV;
  • Apprendere da altri mentor e startup nuove competenze, migliorando così le proprie skills.

Se invece prendiamo in considerazione i mentori che vengono retribuiti mediante la forma del work for equity, è bene ricordare che questa forma di retribuzione, disciplinata dalla legge a favore di startup innovative e incubatori certificati, il D.L. n. 179/2012, art.27, consiste nel pagare dipendenti e collaboratori con quote o di azioni della società, rendendo così difficile la sua determinazione.

Come diventare mentor di una startup

Potrebbe sembrare superfluo affermare da subito che non esiste alcuna scuola, o corso, che possa formare una persona e qualificarla come mentore. Infatti, come abbiamo avuto modo di vedere, il mentor startup deve necessariamente avere abilità e competenze che vengono acquisite solo tramite l’esperienza e ricoprendo determinati ruoli manageriali in aziende ben consolidate. In alternativa, se si ritiene di possedere le competenze citate nei paragrafi precedenti, si potrebbe pensare di contattare incubatori per startup per entrare a fare parte del loro team.

Dove trovare il mentor per la tua startup

Trovare il giusto mentor per la propria startup è tanto importante quanto difficile per i diversi fattori da dover prendere in considerazione nella scelta e per la difficoltà nel trovare piattaforme o luoghi fisici in cui poter incontrare potenziali mentor e stabilire delle relazioni.

In tal senso, incubatori per startup, come SprintX, e gli acceleratori sono una grande fonte di mentor startup. In questi ambienti potrai sicuramente trovare il miglior mentor per la tua impresa innovativa che rappresenti la perfetta coniugazione tra esperto del settore in cui l’impresa vuole posizionarsi e professionista dalle spiccate doti empatiche.

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