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Spazio alle Startup

Sexjujube, l’e-commerce di sex toys inclusivo

6 Novembre 2023

Eccoci di nuovo qui con la nostra rubrica “Spazio alle Startup”.

La startup che vi presentiamo oggi è Sexjujube, un e-commerce di sex toys per donne, uomini e coppie (etero e LGBTQ+) e per il mondo della disabilità.

Ma facciamoci raccontare tutto dalle tre founder del progetto, Antonella Amoruso, Nadia Amoruso e Silvia Petrella.

Qui di seguito trovate l’intervista completa realizzata per “Spazio alle Startup”, una rubrica pensata per dare spazio al racconto e alla presentazione della propria idea di business.

Partiamo subito con un Pitch in cui ci presentate la vostra startup : Sexjujube.

(Nadia) La You & Me Hot s.r.l. è nata perché si voleva spianare la strada verso l’emancipazione sessuale di tutti gli individui e contribuire a far emergere il binomio sessualità e disabilità motoria.
Abbiamo creato una piattaforma di e-commerce, Sexjujube, incentrata sulla vendita online di sex toys accessibili a tutti.
Pone al centro i valori di inclusività, benessere sessuale e dell’educazione alla sessualità

Si differenzia da altre piattaforme di e-commerce grazie all’attività di ricerca e di studio continui svolti dai nostri psico-sessuologi. Questi ultimi studiano i sex toys in commercio e applicano un bollino su ognuno dei sex toys certificato come adatto, e quindi utilizzabile, sia per persone abili ma soprattutto per persone con disabilità. 

A breve l’e-commerce verrà implementato: inseriremo una sezione dedicata alle consulenze.
Questo sarà possibile grazie alla vincita di un bando regionale, il bando Tecnonidi, che quindi ci darà la possibilità di ampliare i nostri servizi. 

Sexjujube svolge attività anche offline: consulenze e informazione in centri di riabilitazione, ma anche incontri di educazione alla sessualità nelle scuole.
Questo perché il nostro intento è quello di abbattere i tabù legati alla sfera sessuale ed entrare in maniera libera e consapevole nelle istituzioni. 

Avete mai dovuto cambiare rotta durante il percorso e, quindi, fare Pivot?

(Silvia) All’inizio avevamo tante idee, con il tempo abbiamo capito da dove partire.
Altre aziende che si occupano di sex toys e di e-commerce di sex toys esistono già, ma hanno come target altre fette di mercato, come quella del solo piacere femminile.
Mentre il nostro intento era offrire servizi per migliorare e sostenere altre tipologie di persone, non solo le donne, ma anche gli uomini e soprattutto persone con disabilità motorie.

(Antonella) L’essere camaleontici, poi, è una delle nostre forze. 
Abbiamo ascoltato molto il mercato, noi stesse abbiamo iniziato a chiedere direttamente alle persone così come abbiamo fatto navigare le persone sul nostro e-commerce e tra i nostri prodotti, abbiamo fatto noi stesse degli A/B Test.
Abbiamo analizzato un campione di 40 persone con disabilità e ascoltato le loro voci.
Ad oggi noi ancora cambiamo, e sicuramente lo faremo anche in futuro. 

Quali sono gli obiettivi futuri della tua startup? 

(Antonella) Gli obiettivi sono tanti.
Sicuramente il primo è quello di sistemare l’e-commerce, far sì che possa essere utilizzato da tutti, in particolare, come detto prima, da persone con disabilità. 

(Silvia) L’altro obiettivo è quello di lavorare anche con la piattaforma di video consulenze psico-sessuologiche.
Non esiste sul mercato una piattaforma integrata di e-commerce che dia questo ulteriore servizio, che invece forniremo noi.

Cosa vi fa svegliare ogni giorno con la voglia di lavorare alla vostra idea?

(Nadia) Mettere al servizio delle persone il mio talento.

(Antonella) Vedere il mio team.
Ogni giorno penso “Devo andare a lavoro, devo incontrare le mie socie e dobbiamo risolvere questo problema”. Il giorno successivo, stessa cosa. Questo mi carica tantissimo.
E soprattutto il fatto che ci sia complicità tra noi, c’è una competizione sana, mi fa andare avanti. 

(Silvia) Questo progetto è come se fosse nostro figlio.
C’è il sangue, il dolore, la gioia, c’è tutto. Non siamo dipendenti, lo abbiamo proprio creato noi, per cui non può non esserci che tanta motivazione ogni giorno.

Se poteste dare un consiglio, ad un giovane startupper, un giovane imprenditore che sta facendo i suoi primi passi in questo grande mondo, quale consiglio dareste?

(Antonella) Chiedi, chiedi, chiedi. Non peccare di presunzione, ma chiedi alle persone che hanno già avuto esperienza. Non ti sentire già arrivato. 
E soprattutto, trova un team con cui poter lavorare bene, perché se ti trovi in un team in cui non lavori bene, può essere anche l’idea più bella del mondo, non ha senso neanche continuare.
Un team di persone che abbiano in comune una sola cosa, la determinazione.

(Nadia) Chiedi, credi e ricevi. 

(Silvia) Studiare e imparare, sempre.
Capiteranno tante cose che non conosci o non sai fare, ma con la determinazione e con l’idea che il progetto lo hai creato tu, riuscirai ad andare avanti. Nonché riuscirai ad avere una visione a lungo termine e raggiungere l’obiettivo.

Se poteste pensarvi come un personaggio immaginario, quale vi rappresenterebbe?

(Nadia) Mister Magoo (ride)

(Antonella) Lamù, che rompe le scatole, che è sempre sorridente, parla con tutti.

(Silvia) Se posso, direi uno dei nostri “personaggi”, ovvero il “Glande Maestro” (ride) , uno dei nostri sex toys per il piacere maschile, che è sempre saggio, sa esattamente cosa deve fare.

(Domande Bonus)

Una parola con cui descriveresti SprintX o il suo team di lavoro?

Giovani e innovativi.

Una parola per descrivere il coordinatore che vi ha seguito durante tutto il percorso?

Super professionali e sempre disponibili.

E invece una parola, una ognuna di voi, con cui vi descrivereste come startupper? 

(Nadia) Le invicibili (ride)
(Antonella) Determinata 
(Silvia) Paziente

Ringraziamo Antonella, Nadia e Silvia per questa intervista, per la disponibilità dataci e per essersi raccontate in maniera così trasparente!

Al prossimo appuntamento con “Spazio alle Startup”!

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