Startup innovative: quali i vantaggi e come costituirle
Le startup innovative rappresentano per molti settori dell’economia una valida opportunità per sviluppare progetti ad alto contenuto innovativo grazie alle agevolazioni previste dalla normativa italiana con il D.L. 179/2012. Tuttavia, l’accesso a questi particolari vantaggi è soggetto alla registrazione della startup e al possesso di determinati requisiti.
In questo articolo, con l’aiuto di Marcello Marzano, vedremo come poter definire le le startup innovative, quali sono i requisiti per la loro costituzione, le agevolazioni previste per questo tipo di imprese e le differenze con le PMI innovative.

Startup innovative: cosa sono e definizione
Per capire cos’è una startup innovativa abbiamo chiesto a Marcello Marzano, il quale dopo una prima esperienza in azienda ha aperto nel 2011 il suo studio M&M attraverso il quale collabora con startup e PMI innovative ricoprendo un ruolo chiave nella gestione finanziaria come fractional (CFO), di fornirci una definizione che non sia quella fornita dalla legislazione Italiana. Secondo Marzano, una startup innovativa è “una particolare tipologia di impresa con un alto tasso di rischiosità, in quanto si vuole operare in un business o settore in maniera diversa rispetto ai concorrenti”.
Lo stesso Marcello Marzano ricorda come nella letteratura esistano diverse definizioni di startup fornite da grandi esperti come Eric Ries e Steve Blank, e che tutte presentano degli elementi in comune:
- L’elevata propensione al rischio;
- Scalabilità, intesa come rapida crescita, del business.
A tal proposito, come sottolinea l’intervistato, “nella normativa italiana è stato necessario trovare una veste giuridica a questa particolare tipologia d’impresa, anche perché il legislatore ha concesso delle agevolazioni, degli incentivi, con l’obiettivo di incoraggiare l’innovazione”.
Normativa di riferimento
Oltre a stabilire i requisiti delle startup innovative, la normativa di riferimento D.L. 179/2012 ha introdotto nel 2021 diverse misure a sostegno di queste particolari tipologie di startup mirate a sostenerle nel corso delle fasi dell’intero ciclo di vita e allo sviluppo e sostentamento di un ambiente dinamico e competitivo che crei nuove opportunità lavorative.
Start up innovative: requisiti
Come accennato in precedenza, la normativa italiana prevede precisi requisiti per le startup innovative, i quali permettono loro di godere delle agevolazioni previste.
I requisiti delle startup innovative vengono divisi in due differenti classi: oggettivi e soggettivi. I primi dovranno essere tutti rispettati, mentre tra i requisiti soggettivi basterà soddisfarne uno su tre.
Requisiti oggettivi delle startup innovative
Come indicato sul sito ufficiale del MISE, ai sensi della normativa di riferimento (DL 179/2012, art. 25, comma 2) una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti oggettivi:
- É un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni;
- Ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia;
- Ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
- Non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
- Non distribuisce e non ha distribuito utili;
- Ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico;
- Non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda.
Requisiti soggettivi delle startup innovative
Sempre secondo la normativa di riferimento una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
- Sostiene spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
- Impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
- È titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Quali sono i vantaggi di una startup innovativa e le agevolazioni previste?
Il motivo per cui lo Stato Italiano ha stabilito che per essere riconosciute come startup innovative le aziende debbano avere precisi requisiti risiede nei vantaggi e nelle agevolazioni per startup innovative previste dalla legislazione italiana. Questi rappresentano la volontà del legislatore di voler incentivare l’apertura di startup dalla vocazione innovativa che contribuiscano all’occupazione dei giovani.
Inoltre con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto “Rilancio”) sono state introdotte misure per il rafforzamento e sostegno dell’ecosistema delle startup innovative.Tuttavia, è bene precisare che si può godere di tali vantaggi e agevolazioni solo dopo aver iscritto la startup nella sezione speciale del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e per un periodo di tempo massimo di 5 anni.
Tra i maggiori incentivi e agevolazioni previste dal legislatore per gli startupper che vogliono costituire una startup innovativa, Marcello Marzano pone l’attenzione su quattro di esse:
- Detrazione, o deduzione, rispetto a quello che è l’investimento fatto in startup. Come ricorda il nostro esperto “se una persona investe in una classica impresa non ha nessun vantaggio fiscale, viceversa se una persona investe in una startup ha quella che viene definita una detrazione, nel caso di una persona fisica che investe, o una deduzione nel caso di una società che investe;
- Bandi di finanza agevolata riservati alle startup. In questo caso, l’intervistato pone l’esempio del bando Smart&Start “uno dei principali gestiti da Invitalia, che ha una parte di finanziamento agevolato a tasso zero e una parte di finanziamento a fondo perduto”;
- Possibilità di utilizzare più agevolmente il credito IVA. Come ricorda Marcello Marzano, “mentre nelle aziende normali per utilizzare questo credito è necessaria una procedura complessa, nel caso delle startup questa procedura è quasi totalmente azzerata”;
- Procedura per il fallimento. “Il fallimento è una fase molto complessa che può avere anche ripercussioni sui soci e gli amministratori, mentre nel caso delle startup è stata creata una procedura ad hoc che si chiama Fail Fast per cui in 6 mesi viene chiuso e non ci sono ripercussioni per gli amministratori della startup, essendo un business ad alto rischio.”
Oltre a questi incentivi, esistonoa nche numerosi bandi e finanziamenti per start up innovative.
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Ulteriori vantaggi e le agevolazioni previsti per chi possiede i requisiti delle startup innovative sono:
- Trasformazione in PMI innovative senza soluzione di continuità;
- Deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
- Disciplina del lavoro flessibile;
- Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI;
- Esonero da diritti camerali e imposte di bollo;
- Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
- Servizi di internazionalizzazione alle imprese (ICE);
- Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale;
- Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
- Proroga del termine per la copertura delle perdite.
Se sei interessato ad aprire una tua impresa, che non sia una startup innovativa, e non sai quali sono gli step necessari e come raccogliere i fondi necessari, ti consigliamo la lettura del nostro articolo di blog: “Come Aprire un’Azienda: Cosa Serve e Quanto Costa”.

Come registrare una startup innovativa
Come accennato in precedenza, affinché un’impresa dal carattere innovativo possa godere delle agevolazioni previste dalla normativa di riferimento è necessario che sia iscritta alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Ricordiamo che fino al 29 marzo del 2021 era possibile effettuare l’iscrizione online in piena autonomia, riducendo di molto i costi. Purtroppo però, il Consiglio di Stato ha deciso di negare questa opportunità e ad oggi l’unico modo per costituire una Startup Innovativa consiste nel farsi assistere da un commercialista e da un notaio.
Differenze tra startup e PMI innovativa
Spesso le startup innovative sono state accostate alle PMI innovative pur rappresentando per la legislazione due differenti tipologie di impresa.
Nei paragrafi precedenti abbiamo ben definito cosa si intende per startup innovativa e quali sono i requisiti per definirla tale, mentre la definizione di PMI innovativa è presente nel D.L. n.3/2015, meglio conosciuto come Investment Compact, dove vengono indicati i requisiti per la costituzione di una PMI innovativa e quali sono le agevolazioni e i vantaggi previsti dallo Stato per questo tipo di imprese.
Da queste definizioni possiamo non solo avere coscienza di quali sono i requisiti delle startup innovative e delle PMI innovative, ma anche le differenze esistenti tra le due.
Infatti, come afferma lo stesso Marcello Marzano “è facile che si crei questa confusione perché effettivamente la creazione dal punto di vista legislativo delle PMI innovative è stata una mutuazione di alcune questioni relative alle startup per cercare di traslare su imprese che avessero superato i primi 5 anni di vita alcune delle agevolazioni previste.”
Aggiunge inoltre che “nel processo logico del legislatore, una società che riesce a mantenere l’iscrizione poi dovrebbe uscire nella sezione speciale delle startup per entrare in quella delle PMI innovative”, come se fosse la naturale evoluzione della startup.
Detto ciò, una delle principali differenze riguarda l’oggetto sociale, che mentre per la startup deve essere rappresentato da un bene esclusivo o dall’alto valore tecnologico e innovativo, per le PMI tale requisito non è presente.
Inoltre le startup innovative per godere delle agevolazioni previste non devono essere state costituite da più di 5 anni, vincolo non presente per le piccole e medie imprese innovative. Infine, la startup innovativa non deve superare i 5 milioni di fatturato annuale, mentre il limite per le PMI è fissato a 50 milioni di euro.
A queste, Marcello Marzano aggiunge altre differenze tra le due tipologie di impresa in questione, che in pochi sottolineano: “la PMI innovativa per obbligo deve avere il bilancio certificato da un revisore, requisito che nelle startup non è obbligatorio.”
Inoltre, lo stesso si focalizza poi sui requisiti che una PMI deve avere, in particolare sui requisiti soggettivi, la cui presenza minima, a differenza delle startup, è di 2 su 3.
Quali sono i costi per costituire una startup innovativa
Come accennato in precedenza, per la costituzione di una startup innovativa, una volta accertati di aver rispettato i requisiti, è necessario registrarsi alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Come ci ricorda Marcello Marzano, “fino ad alcuni mesi fa, prima che intervenisse una sentenza del Consiglio di Stato, c’era la possibilità di costituire una startup online con una procedura a costo zero.
Bastava quindi avere una certa dimestichezza informatica e si poteva fare totalmente in autonomia seguendo la procedura che, nonostante la sua complessità, poteva essere gestita da sé.
Questa procedura poteva essere svolta online fino a Marzo 2021, abbattendo di non poco i costi per la costituzione di una startup innovativa.
Con l’intervento del consiglio notarile, questa modalità di costituzione è stata bloccata. Tuttavia, come ci spiega Marzano: “il consiglio notarile ha però garantito, a livello legislativo, la previsione una sorta di agevolazione tramite il notariato che permetta la possibilità di costituire la startup ad un costo basso, in quanto quadrato in uno statuto standard e senza particolari varianti”.
Tuttavia, nonostante i diversi mesi trascorsi non si vede ancora l’ombra di questa procedura. Pertanto, secondo Marcello Marzano, una maniera per stimare i costi della costituzione di una startup è quello di prendere come esempio la costituzione di una SRL, i cui costi sono pari a circa 1700 euro.
Ad oggi, sono in molti che decidono di affidarsi ad esperti del settore che li affianchino nella nascita e sviluppo della startup innovativa. Gli incubatori certificati, come SprintX, offrono tra i tanti servi il supporto necessario per l’individuazione dei migliori bandi e finanziamenti agevolati per aprire la tua impresa.

Startup innovative: esempi
A sostegno dei concetti espressi finora, vogliamo segnalarvi alcune startup innovative che hanno raggiunto un discreto successo grazie alla loro business idea innovativa.
3Bee
3Bee è una startup che progetta e realizza sistemi innovativi di monitoraggio destinati ad animali da allevamento. Lo scopo principale di questa startup è quello di rivoluzionare il modo in cui questi vengono gestiti, adottando soluzioni efficaci basate sull’analisi dei dati.
Plastic sort
Plasticsort opera nel settore degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti con un’idea innovativa, quella di sviluppare una macchina basata su un campo di energia in grado di separare i singoli materiali plastici a seconda della natura del polimero, per poi incanalarli in specifici nastri trasportatori.
Cubbit
L’obiettivo della startup innovativa Cubbit è quello di rivoluzionare l’intera industria di servizi cloud per risolvere il problema della scelta che gli attuali provider sono costretti a compiere, tra servizi cloud economici oppure efficaci e sicuri.
La startup innovativa utilizza il potere del crowd-sourcing per creare un Community Cloud. Così facendo gli utenti che si uniscono a Cubbit contribuiscono e beneficiano allo stesso tempo del network comunitario.
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